12. GTM - Tappa 12 : Le Boréon - Rifugio Madone de Fenestre
7 I patrimoni da scoprire
- Rifugio
Rifugio della Cougourde
Club Alpino Francese
Custodia: da giugno a settembre: Manuel Putelat
da settembre a giugno: Charly Barcelo, +33 (0)6 18 54 02 43Prenotazioni per telefono o email: refugelacougourde@ffcam.fr
Tel fisso rifugio: +33 (0)9 78 23 31 59
Sito web: http://refugelacougourde.ffcam.fr/
Numeri utili:
OT di St-Martin-Vésubie: +33 (0)4 93 03 21 28
Maison du Parc: +33 (0)4 93 03 23 15 - Abilità
L’alpinismo nel Mercantour
All’inizio del XX secolo per i primi alpinisti il Mercantour aveva il gusto dell’avventura. Poco a poco le vette iniziarono ad essere conquistate, prima percorrendo le vie convenzionali e poi, con l’avvento dell’alpinismo moderno, attraverso itinerari dalle difficoltà a volte estreme.
Da Victor de Cessole a Patrick Bérhault, grandi nomi hanno segnato la storia dell’alpinismo nel Mercantour. Oggi, che si tratti di neve, ghiaccio o roccia, alcuni itinerari selvaggi non hanno più bisogno di presentazioni.
- Storia e percorso storico
Terre de cour
La roccia nera segna uno dei confini della Terre de Cour, un tempo proprietà del Conte di Provenza, prima di tornare alla Casa di Savoia nel XIV secolo. Quasi invisibili, due iscrizioni sulla roccia nera rimandano a tale passato: “B” per Belvédère, “SM” per Saint-Martin-Vésubie. Terre de Cour si trova esclusivamente su questi due comuni, ma deve condividere dei diritti antichi, di pascolo e legname, con Lantosque e Roquebillière.
- Geologia
Le tracce dell'erosione
Convergendo, le acque piovane mettono il suolo a nudo, rompono un equilibrio fragile. Inoltre, il calpestamento dovuto alla frequentazione turistica danneggia il terreno e pone il problema della conservazione degli ambienti naturali. La vegetazione al suolo deve essere preservata, poiché essa protegge il suolo dall’erosione e assicura la sua stabilità. Sono stati intrapresi dei lavori di restaurazione per guidare e canalizzare le centinaia di escursionisti innamorati di questi luoghi selvaggi.
- Storia e percorso storico
Il percorso della mulattiera del valico di fenestre
Utilizzato per più di mille anni, è stato regolarmente conservato per facilitare il passaggio delle carovane di muli che trasportavano il sale. La tecnica messa in opera per la realizzazione e la preservazione di tale sentiero è stata quella delle pietre autobloccanti. I ciottoli di misura identica erano disposti verticalmente, in file ben strette. Dei materiali fini assemblavano il tutto. Dei canaletti di scolo canalizzavano l’acqua piovana.
- Storia e percorso storico
Il Santuario della "Madone de Fenestre"
Circondato da montagne, il santuario della Madonna di Fenestre si trova a 1904 m di altitudine. Deve il suo nome ad una buca in una roccia dietro, il Cayre de la Madone dove un giorno sarebbe apparsa la Vergine. Nel VIII secolo esisteva già un rifugio modesto per ospitare i viaggiatori. Questo santuario dalle forme imponenti fu costruito dai benedettini del Borgo San Dalmasso e distrutto dai saraceni nel X secolo. I templari lo restaurarono nel XIII secolo, poco dopo un’apparizione della Vergine alla finestra del Gran Caire. In seguito, il santuario fu distrutto a più riprese da alcuni incendi e nuovamente ricostruito. Appartiene oggi alla Diocesi di Nizza.
- Rifugio
Rifugio della Madonna di Finestra
Club Alpino Francese
Posti disponibili: 62 posti – Possibilità di mangiare e farsi la doccia
Custodia: da metà giugno a fine settembre + vacanze scolastiche e fine settimana in inverno
Tel: +33 (0)4 93 02 83 19
Fuori stagione su prenotazione: Patrick Miraillet: +33 (0)4 93 03 91 02Prenotazione online: http://chaletmadonedefenestre.ffcam.fr/
Numeri utili:
OT di St-Martin-Vésubie: +33 (0)4 93 03 21 28
Maison du Parc: +33 (0)4 93 03 23 15
Descrizione
Dopo l’alloggio di Boréon andare in direzione del Cavalet tramite la GR52 (b371) e continuare a destra a b377.
Salire gradualmente attraverso la foresta di conifere, dopo una lunga traversata al di sopra del parco Alpha, continuare in piano(b379), poi oltrepassare un grande corridoio di valanghe e discendere verso il rifugio privato Saladin.
Risalire la pista prima di perdere qualche metro (b380) per attraversare il torrente del Boréon (b421a) e continuare su un piccolo sentiero ripido per iniziare il sentiero di Cougourde (b421).
Lasciarsi a sinistra lo chalet Vidron (b422) e la sua magnifica cascata, poi attraversare nuovamente il Boréon (b423).
Continuare sul GR52 tramite una leggera salita verso Peïrastrèche (pietre stretta) fino a Gias de Peïrastrèche (b424 et 425) e proseguire a nord in direzione del rifugio di Cougourde. A b426, girare a destra, per un sentiero di base in piano, prima di scorgere la soglia glaciale del lago (b427).
Raggiungere facilmente il lago di Trécolpas con la sua piccola isola caratteristica. Aggirarlo a nord e continuare ad est verso il Pas des Ladres che impedisce la vista da lontano.
Una falsa pianura sale e poi una serie di tornanti permette di arrivare al Pas des Ladres (b428-2448m). Approfittate della vista sulle cime intorno e sui camosci che colonizzano l’area e scendete a sud est tramite il GR52 in direzione della Madone de Fenestre, tramite diversi tornanti.
Proseguite su una lunga traversata a strapiombo sulle altiche morene glaciali del Quaternario. Dopo aver raggiunto la sorgente Magnin che porta l’acqua al rifugio, arrivate rapidamente dal fianco destro della valle all’incrocio con il sentiero d’accesso al lago di Fenestre (b368).
Continuare la discesa sul GR52, dove alla svolta del sentiero, si rivela il sito della Madone de Fenestre che raggiungiamo rapidamente, a volte accompagnati dai versi striduli delle marmotte che annunciano l’arrivo.
- Partenza : Boréon
- Arrivo : Rifugio Madone de Fenestre
- Comune attraversato : Saint-Martin-Vésubie
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Prima di partire per l'escursione, informatevi sulle norme di sicurezza. Una particolare prudenza deve essere osservata ad inizio stagione, per l'eventualità di nevi persistenti.
Accesso stradale e parcheggi
66 km da Nizza (aeroporto).
Risalire la valle di Var tramite la RD6202 fino a Plan du Var, poi la valle della Vésubie tramite la RD2565 fino a St-Martin- Vésubie.
All'uscit del paese, prendere la RD89 che conduce al lago di Boréon, punto di partenza dell'itinerario.
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