8. GTAM - Tappa 08 : Rifugio Genova - San Giacomo d'Entracque
8 I patrimoni da scoprire
- Architettura
Il Rifugio Genova Figari
Per valorizzare le vie di salita sul Massiccio dell'Argentera, negli ultimi anni dell'800 la Sezione Ligure del CAI decise di edificare un rifugio presso il Gias del Monighet soprano, nel Vallone della Rovina. Il Rifugio Genova, così venne battezzato, fu inaugurato il 15 agosto del 1898.
La sorte del primo rifugio delle Marittime fu però segnata definitivamente nel 1968: l'invaso della Diga del Chiotas lo avrebbe sommerso per sempre. L'ENEL si fece carico di costruire un nuovo rifugio, che venne inaugurato nel 1981. - Flora
I prati rasi
Alle quote più elevate si estendono i prati rasi, i tipici pascoli alpini; essi sono composti da specie erbacee capaci di ricoprire suoli normalmente preclusi alle specie legnose, che, a causa del periodo vegetativo molto breve, non trovano condizioni adatte per il loro sviluppo. Il pascolamento ad opera degli ungulati selvatici e, talvolta, degli ovini domestici influisce sulla loro composizione, anche se il più severo fattore di selezione delle specie è rappresentato dal clima.
- Fauna
Lo stambecco delle Alpi
Il Colle di Fenestrelle, così come la zona circostante, è assai frequentato dallo stambecco.
Lo Stambecco delle Alpi (Capra ibex), frequenta praterie alpine e pareti rocciose anche oltre i 3000 m, spingendosi nei fondovalle (purché non boscati) solo ad inizio primavera, per potersi rifocillare dopo il lungo inverno. Entrambi i sessi sono dotati di corna ad accrescimento annuale, ma di dimensione decisamente maggiore nei maschi. Il mantello, beige chiaro in estate, scurisce in inverno fino a bruno scuro.
Stanziale, pascolatore, si nutre essenzialmente di erba, integrata da muschi, licheni e foglie di arbusti montani in particolare nel periodo invernale. - Storia e percorso storico
Il Ricovero Fenestrelle
I ruderi nei pressi del valico appartengono al Ricovero Fenestrelle, intitolato al Tenente Angelo Bertolotti. Costruito nel 1888 ed utilizzato fino al secondo conflitto mondiale, era in grado di ospitare un presidio di 10 uomini paglia a terra. I coniugi Boggia, nella loro guida "La Valle Gesso", indicano invece il ricovero come intitolato «alla memoria di Angelo Bortolo, del 1° Rgt. Alpini, caduto sull'Ortigara nel corso della Prima Guerra Mondiale».
- Fauna
Lo stambecco delle Alpi
Il Colle di Fenestrelle, così come la zona circostante, è assai frequentato dallo stambecco.
Lo Stambecco delle Alpi (Capra ibex), frequenta praterie alpine e pareti rocciose anche oltre i 3000 m, spingendosi nei fondovalle (purché non boscati) solo ad inizio primavera, per potersi rifocillare dopo il lungo inverno. Entrambi i sessi sono dotati di corna ad accrescimento annuale, ma di dimensione decisamente maggiore nei maschi. Il mantello, beige chiaro in estate, scurisce in inverno fino a bruno scuro.
Stanziale, pascolatore, si nutre essenzialmente di erba, integrata da muschi, licheni e foglie di arbusti montani in particolare nel periodo invernale. - Storia e percorso storico
Il Piazzale dei Cannoni
La denominazione di Piazzale dei Cannoni, o forse meglio Piana dei Cannoni, è verosimilmente dovuta alla presenza, nel secondo conflitto mondiale, della 181° Batteria di mortai da 210/8. Le piazzole dei pezzi si trovano poco a sud della strada sterrata, lungo il pendio, anche se non facilmente identificabili. Sul lato opposto del vallone, oltre il torrente, si rinvengono i resti di probabili locali logistici e perfino di una cucina all'aperto.
- Fauna
Il Gipeto
Il Gipeto barbuto (Gypaetus barbatus), anche noto come Avvoltoio degli agnelli, ha un'apertura alare che può raggiungere i 285cm ed un peso che può superare i 6kg. Eccezionale veleggiatore, in grado di sfruttare anche la minima corrente ascensionale, è un necrofago che si nutre solamente di carcasse di animali, in prevalenza ungulati selvatici e domestici. Divoratore di ossa, cartilagini e legamenti, trasporta in volo le ossa più grandi per frantumarle lasciandole cadere sulle rocce e potersene poi cibare. Monogamo e longevo il gipeto è solito nidificare sulle pareti rocciose tra i 1000 e i 3000m di quota.
- Fauna
La reintroduzione del Gipeto
Il Vallone della Barra è stato scelto come sede di rilascio nel progetto di reintroduzione del Gipeto barbuto sulle Alpi. Sterminato (pare che l'ultima uccisione risalga al 1913 in Valle d'Aosta) a causa della sua mole e dell'errata credenza che lo voleva implacabile predatore di ovini, è di nuovo presente sui cieli dell'arco alpino. Dal 1986 infatti ha preso inizio un progetto di reintroduzione che ha coinvolto Austria, Francia, Svizzera ed Italia; tra il 1994 e il 2015, anche nel territorio del Parco sono state rilasciate coppie di giovani gipeti con cadenza biennale (in alternanza con il parco francese del Mercantour) per un totale di 43 individui.
Descrizione
Uscendo dal rifugio Genova, prendere il sentiero a sinistra che percorre le rive del Bacino del Chiotas. Dopo aver oltrepassato un torrente, prendere a destra il sentiero che inizia con qualche scalino seguendo la segnalazione GTA Colle di Fenestrelle bianca e rossa. Salire a zigzag su dei pendii erbosi fino a un promontorio a 2300 metri d’altezza, punto a partire del quale il sentiero riscende per qualche mentro (segnalazione bianca e rossa completata da una arancione). Dopo una valle che potrebbe restare innevata anche fuori periodo (prudenza), terminare la salita sul piano prima del colle salendo sulla destra. Oltrepassare due grandi pozze permanenti e successivamente girare a sinistra, poi a destra, prima di arrivare al Colle Fenestrelle a 2463 metri. Proseguire il sentiero segnato M11 bianco e rosso e raggiungere dapprima delle rovine in fondo al colle, poi arrivare ad una piana verdeggiante a 2412 metri. Continuare la discesa sul sentiero fino al fondo della valle Gias Alve, sotto il Rifugio Ellena Soria, a 1783 metri d’altezza. Girare a sinistra sulla pista carrozzabile seguendo la segnalazione M11 GTA segnata in rosso e bianco. All’altezza di 1738 metri, possibilità di prendere a sinistra una scorciatoia su un sentiero non segnato. Passare ai piedi di una cascata a 1409 metri d’altezza, poi sorpassare la fattoria. Continuare sulla pista per arrivare al paese di San Giacomo a 1202 metri d’altitudine.
- Partenza : Rifugio Genova
- Arrivo : San Giacomo d'Entracque
- Comune attraversato : Entracque
Profilo altimetro
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Rifugio Genova - Figari
Il rifugio Genova-Figari sorge tra due laghi: il Brocan, lago alpino naturale e l’invaso artificiale del Chiotàs, uno dei più grandi d’Europa. Di facile accesso, circondato da prati e dai due laghi, si affaccia sulle pareti delle cime dell’Argentera, che con i suoi 3300 m. è la cima più alta del massiccio, e offre l’occasione per ammirare le numerose specie di animali: stambecchi, camosci, marmotte, ermellini, aquile, insieme a rare specie botaniche quali la sassifraga florulenta, ecc.