6. Grand Tour dell'Argentera e della Vallée des Merveilles - Tappa 6
8 I patrimoni da scoprire
- Storia e percorso storico
La via del Sale
Il sentiero che conduce al rifugio di Nizza è uno dei passaggi secondari della via del Sale, attraverso il “Passo di Pagari”. Frequentato sin dall’antichità, questo passo deve il suo nome a Paganino dal Pozzo, un imprenditore italiano che nel 1453 venne nominato addetto alla riscossione della tassa sul sale dal duca di Savoia.
Paganino tracciò una nuova via attraverso il “Passo di Pagari” per trasportare il sale di Provenza fino a Cuneo, in Piemonte.
- Fauna
Il camoscio alpino (Rupicapra rupicapra)
Mammifero appartenente alla famiglia dei bovidi e alla sottofamiglia dei caprini, il camoscio alpino (Rupicapra rupicapra) è il montanaro per eccellenza. Può percorrere 1000m di dislivello in 15 minuti (un escursionista impiegherebbe tre ore!). Lo riconosciamo per le sue corna dritte e ricurve all’indietro nella parte terminale, più piccole rispetto a quelle dello stambecco.
- Rifugio
Rifugio della Madonna di Finestra
Club Alpino Francese
Posti disponibili: 62 posti – Possibilità di mangiare e farsi la doccia
Custodia: da metà giugno a fine settembre + vacanze scolastiche e fine settimana in inverno
Tel: +33 (0)4 93 02 83 19
Fuori stagione su prenotazione: Patrick Miraillet: +33 (0)4 93 03 91 02Prenotazione online: http://chaletmadonedefenestre.ffcam.fr/
Numeri utili:
OT di St-Martin-Vésubie: +33 (0)4 93 03 21 28
Maison du Parc: +33 (0)4 93 03 23 15 - Storia e percorso storico
Il Santuario della "Madone de Fenestre"
Circondato da montagne, il santuario della Madonna di Fenestre si trova a 1904 m di altitudine. Deve il suo nome ad una buca in una roccia dietro, il Cayre de la Madone dove un giorno sarebbe apparsa la Vergine. Nel VIII secolo esisteva già un rifugio modesto per ospitare i viaggiatori. Questo santuario dalle forme imponenti fu costruito dai benedettini del Borgo San Dalmasso e distrutto dai saraceni nel X secolo. I templari lo restaurarono nel XIII secolo, poco dopo un’apparizione della Vergine alla finestra del Gran Caire. In seguito, il santuario fu distrutto a più riprese da alcuni incendi e nuovamente ricostruito. Appartiene oggi alla Diocesi di Nizza.
- Storia e percorso storico
Il percorso della mulattiera del valico di fenestre
Utilizzato per più di mille anni, è stato regolarmente conservato per facilitare il passaggio delle carovane di muli che trasportavano il sale. La tecnica messa in opera per la realizzazione e la preservazione di tale sentiero è stata quella delle pietre autobloccanti. I ciottoli di misura identica erano disposti verticalmente, in file ben strette. Dei materiali fini assemblavano il tutto. Dei canaletti di scolo canalizzavano l’acqua piovana.
- Geologia
Le tracce dell'erosione
Convergendo, le acque piovane mettono il suolo a nudo, rompono un equilibrio fragile. Inoltre, il calpestamento dovuto alla frequentazione turistica danneggia il terreno e pone il problema della conservazione degli ambienti naturali. La vegetazione al suolo deve essere preservata, poiché essa protegge il suolo dall’erosione e assicura la sua stabilità. Sono stati intrapresi dei lavori di restaurazione per guidare e canalizzare le centinaia di escursionisti innamorati di questi luoghi selvaggi.
- Storia e percorso storico
Terre de cour
La roccia nera segna uno dei confini della Terre de Cour, un tempo proprietà del Conte di Provenza, prima di tornare alla Casa di Savoia nel XIV secolo. Quasi invisibili, due iscrizioni sulla roccia nera rimandano a tale passato: “B” per Belvédère, “SM” per Saint-Martin-Vésubie. Terre de Cour si trova esclusivamente su questi due comuni, ma deve condividere dei diritti antichi, di pascolo e legname, con Lantosque e Roquebillière.
- Abilità
L’alpinismo nel Mercantour
All’inizio del XX secolo per i primi alpinisti il Mercantour aveva il gusto dell’avventura. Poco a poco le vette iniziarono ad essere conquistate, prima percorrendo le vie convenzionali e poi, con l’avvento dell’alpinismo moderno, attraverso itinerari dalle difficoltà a volte estreme.
Da Victor de Cessole a Patrick Bérhault, grandi nomi hanno segnato la storia dell’alpinismo nel Mercantour. Oggi, che si tratti di neve, ghiaccio o roccia, alcuni itinerari selvaggi non hanno più bisogno di presentazioni.
Descrizione
Tutta la tappa si svolge sul GR52. Raggiungere il lago della Foux. All’altezza della diga, girare a sinistra per proseguire in discesa in direzione della valle. Al segnale B416, imboccare a destra l’itinerario in salita, su delle strade ripide in mezzo ai ghiaioni, per raggiungere in 1h00/1h15 il Passo del Monte Colomb (2548m). La discesa è inizialmente molto ripida, l’itinerario orientato completamente a sud si addolcisce all’avvicinarsi alla fattoria di Fenestre. Attraversate il torrente sul ponte all’altezza delle fattorie e iniziate l’ultima breve salita per il RIgugio de la Madone (1909 m). Riprendere il GR52 fino al Pas des Ladres (2448 m- b427), scendere lungo il sentiero a zigzag fino al Lago di Trécolpas. Poco prima del canale – b427- prendere il sentiero a destra che porta al fianco della montagna fino al rifugio di Cougourde.
- Partenza : Rifugio di Nizza
- Arrivo : Rifugio di Cougourdes
- Comune attraversato : Belvédère e Saint-Martin-Vésubie
Profilo altimetro
Raccomandazioni
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