Alto Tanaro Tour
Il trekking presenta un notevole sviluppo altitudinale, passando dai 600 metri di Garessio ai quasi 2200 metri della Colla Rossa: molti gli ambienti attraversati, dai boschi di latifoglie, alle conifere, ai pascoli in quota. Ma anche una forte antropizzazione del territorio, specie sul versante sinistro orografico della Val Tanaro, con numerosi insediamenti e borgate alpine. Ed infine il mare, sempre ben visibile all'orizzonte nelle tappe tra il Rifugio Don Barbera e Garessio.
9 Passi
7 I patrimoni da scoprire
- Storia e percorso storico
Eugenio Arduino
Tra i vari artisti che hanno decorato chiese, abitazioni e piloni votivi, va menzionato Eugenio Arduino. Negli anni a cavallo tra l'800 e il '900 sono infatti numerosissime le testimonianze lasciate dall'artista al quale va il merito di aver dipinto, tra l'altro, il San Martino sulla facciata della Parrocchiale di Ormea. Anche l'opera del Pilone delle Caranche, datata 1902 ma ancora discretamente conservata, porta la sua firma.
- Patrimonio locale
Il Museo dei Ricordi
Da alcuni anni, presso la chiesa, è allestito un piccolo museo etnografico, il Museo dei Ricordi, che raccoglie centinaia di oggetti di uso quotidiano nei decenni passati: attrezzi, arredi, vestiti e tanti altri piccoli cimeli.
- Fauna
Il biancone
Il biancone, Circaetus gallicus (dal greco "kirkos" = falco e "aëtos" = aquila, l'aggettivo "gallicus" fa riferimento a quell'area della Francia detta appunto Gallia), è un’aquila molto speciale. Si nutre infatti di soli rettili ed in particolare di serpenti, che ricerca sui pendii assolati delle regioni mediterranee e delle vallate alpine. La sua tecnica di caccia è anch’essa particolare per un’aquila, perché consiste nel volteggiare immobile a mezz’aria, nel volo detto “a spirito santo”. Migratore a lungo raggio, è specie originaria dell’Africa.
- Architettura
La Cappella di Sant'Erim e il Rifugio Selle di Carnino
La Cappella di Sant'Erim (Cappella di Sant'Elmo) è stata edificata a seguito delle apparizioni del santo in questo luogo a gruppi di pastori. Tradizione vuole che qui venisse celebrata una messa ogni anno nel giorno della salita all'alpe del bestiame.
Il Rifugio Selle di Carnino venne invece realizzato dalla Sezione Ligure del CAI da un ricovero di pastori. E' stato utilizzato fino alla seconda guerra mondiale quando, gravemente danneggiato, venne definitivamente abbandonato. - Transfrontaliero
Il Colle delle Selle Vecchie
Valico di notevole rilevanza in epoche passate, probabile via del sale, è stato ampiamente utilizzato dai pastori brigaschi nelle loro transumanze verso i pascoli ai piedi del Massiccio del Marguareis.
Il toponimo fa riferimento alle "selle", ovvero "celle" per la conservazione dei formaggi, un tempo evidentemente presenti nei dintorni. Le selle sono in genere edifici seminterrati in pietra, con volta a botte, coperta ed isolata con zolle di erba per garantire all'interno temperatura e umidità costanti. - Storia e percorso storico
Lo sbarramento al Colle di Nava
Lo sbarramento al Colle di Nava venne realizzato tra il 1880 e il 1888, con il compito di impedire il transito sull'agevole valico che collega la Valle Tanaro con la Valle Arroscia. La piazza contava su cinque forti: il Forte Centrale e il Forte Bellarasco nei pressi del valico, il Forte Richermo a sinistra, il Forte Pozzanghi e il Forte Montescio a destra (ad una ragguardevole distanza dalle altre opere), oltre ad una serie di batterie campali semipermanenti. L'armamento era di piccolo e medio calibro per tutti i forti.
- Colle
La migrazione al Bocchino di Semola
Gli uccelli migratori compiono lunghi spostamenti tra i siti di nidificazione e i siti di svernamento. Molti migratori raggiungono l'Europa dall'Africa nel mese di marzo, utilizzando chi la posizione del sole e delle catene montuose come riferimento (migratori diurni), chi luna e stelle (migratori notturni). Il viaggio di rientro avviene nei mesi di settembre e ottobre. Il Bocchino di Semola costituisce un passaggio di notevole importanza nelle rotte migratorie che attraversano il confine tra Liguria e Piemonte.
Descrizione
L'Alto Tanaro Tour parte dalla frazione Barchi di Ormea e compie l'intero anello della valle. La partenza da Garessio, che sembrerebbe più logica, è stata scartata per l'impossibilità di disporre di un posto tappa a Barchi.
La vicinanza delle tappe al fondovalle, e la disponibilità di un servizio di corriere di linea in Val Tanaro, consentono però di iniziare e terminare il trekking quasi ovunque, accorciando così il percorso a piacimento a partire dalle nove tappe ufficiali.
Proprio per il suo sviluppo altitudinale è difficile indicare il periodo ideale di percorrenza, che forse si rivela essere tra settembre e ottobre, sempre previa verifica dell'apertura dei posti tappa. Se non si teme il caldo, salvo anni eccezionalmente nevosi, il trekking è percorribile già dalla tarda primavera, in concomitanza con l'apertura del Rifugio Don Barbera, ed anche molto prima nelle tappe di bassa quota.
I posti tappa sono a volte in rifugi gestiti, a volte in strutture ricettive alberghiere nei paesi di fondovalle.
- Partenza : Garessio, Fraz. Barchi, Case Breo (670 m)
- Arrivo : Garessio, Fraz. Barchi, Case Breo (670 m)
- Comune attraversato : Ormea, Briga Alta, La Brigue, Tende, Cosio di Arroscia e Garessio
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Trasporto
Riviera Trasporti Piemonte S.r.l.
Viale Piaggio 38 - 12078 Ormea (Cn)
Telefono Centralino: 0183.7001
Contatti e-mail http://www.rtpiemonte.it/index.php/contatti-azienda
Orari http://www.rtpiemonte.it/Upload/Orari/202.pdf
Per raggiungere barchi è necessario prenotare un taxi:
https://www.virgilio.it/italia/ormea/cat/TAXI.html
Accesso stradale e parcheggi
Da Ceva si risale la Valle Tanaro fin oltre Garessio. All'inizio della piccola frazione di Nasagò si volta a sinistra, si sottopassa la linea ferroviaria e si supera il Fiume Tanaro su un ponte carrabile, arrivando a Barchi Breo. Appena oltre il ponte, sulla destra, è disponibile un posteggio per alcune auto.
Parcheggio :
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Vicino6
- Rifugi
Rifugi
Rifugio Chionea
Il Rifugio sorge nell’abitato della frazione di Chionea, la più grande del comune di Ormea, in Alta Val Tanaro.
Il paesaggio è dominato dal Pizzo d’Ormea (2476 m), una delle prime vette delle Alpi Liguri, che offre tante opportunità di apprezzare la natura incontaminata che ci circonda, sia d’inverno che d’estate.
Dalla cima, nelle giornate terse, lo sguardo arriva fino al mare.
- Rifugi
Rifugi
Rifugio Don Barbera
La attuale struttura, in pietra e legno, è il frutto di una completa opera di rinnovo effettuato di recente. E’ un rifugio confortevole, adatto ad escursionisti così come a gruppi e scuole.
Il rifugio si trova a pochi metri dal colle dei Signori, immerso nell'austera e incontaminata natura del parco naturale alta valle Pesio e Tanaro. - Rifugi
Rifugi
Rifugio La porta del Sole
L’edificio è stato completamente ristrutturato mantenendo le caratteristiche architettoniche originarie. Da notare il tetto completamente in ardesia, l’esterno in pietra e gli interni in legno. A pochi metri dal rifugio si trova il Campeggio Saradin, di comune gestione con il rifugio.
Il rifugio si trova nel caratteristico paese di Upega, immerso nell'ambiente incontaminato dell'alta valle Tanaro, ai piedi del massiccio del Marguareis. - Rifugi
Rifugi
Rifugio Mongioie
Posto nel grande pianoro (Pian Rosso,) sopra l'abitato di Viozene, il Rifugio Mongioie è punto di partenza ideale per escursioni in alta quota.
Il massiccio del Mongioie (mt 2630) degrada verso il rifugio con formazioni calcaree spettacolari alte fino a 350 mt dove poter arrampicare su roccia bellissima.
Inoltre moltissime sono le attività legate alla montagna accompagnate da una cucina tipica e di stagione. - Rifugi
Rifugi
Rifugio Pian dell’Arma
Dai suoi 1350 m s.l.m., il Rifugio offre un panorama mozzafiato sul Mar Ligure e sulle falesie della Rocca dell’Arma. Da qui, con con brevi passeggiate, si aggiungono il Monte
Armetta e la Madonna della Guardia, da cui la vista abbraccia il Parco Naturale del Marguareis, splendido inizio dell’arco alpino occidentale.