1. Alta Via dei Re, tappa 1: da Sant'Anna di Valdieri al Rifugio Livio Bianco
Ad un tratto iniziale nel bosco seguono caldi ed assolati pendii prativi. Si incontrano numerosi gias, testimonianze delle attività legate alla monticazione del bestiame, e i casolari del Chiot della Sella, un tempo utilizzati dai Savoia come casotti di caccia.
2 I patrimoni da scoprire
- Storia e percorso storico
Il toponimo "Vallone della Meris"
Il Vallone della Meris (o meglio il Vallone del Merìs, l'accento va posto sulla 'i', diversamente dalla pronuncia comune) deve il suo nome alla favorevole esposizione "a meriggio", a mezzogiorno, di cui gode.
- Storia e percorso storico
Il toponimo "Chiot de la Sela"
Questa località, nota come Chiot de la Sela, deve il nome alla probabile presenza in passato di una "sella" (piccola costruzione in pietra con volta a botte, in genere parzialmente interrata, utilizzata per la conservazione degli alimenti). Al Chiot de la Sela erano costruite le Reali Case di Caccia, utilizzate dai Savoia durante le battute nel Vallone della Meris.
Descrizione
Questa tappa coincide interamente con l'Itinerario "Il Rifugio Livio Bianco". Nella parte a monte del paese di Sant'Anna di Valdieri (980 m) si imbocca il viottolo asfaltato che sale ripido tra le abitazioni, passando a fianco della Locanda Alpina Balma Meris. Una ripida mulattiera si inoltra nel bosco misto di latifoglie: si ignora a destra il bivio con il sentiero per Tetti Bariau, poi si superano i ruderi di Tetti Bìaìsa e Tetti Paladin.
Ora con pendenze più lievi, si continua fino ad uscire dal bosco; la salita prosegue monotona con un lungo mezzacosta sul versante sinistro orografico della valle, fino a raggiungere l'ampio pianoro pascolivo sede dei ruderi del Gias del Prato (1513 m, 1:35 ore da Sant'Anna di Valdieri) e, alcune centinaia di metri più avanti, del Gias nuovo del Prato (fontana).
La mulattiera si allunga sul fondo del vallone, tra pascoli e detriti. Dopo un lungo tratto si giunge ad un restringimento della valle, ove il Rio della Meris ha inciso più profondamente il fondovalle, poi si entra nel pianoro pascolivo del Gias del Chiot della Sella.
Oltre il gias, la mulattiera sale più decisa, ma ormai in vista della bella cascata formata dall'emissario del Lago sottano della Sella. Giunti al Gias del Lago si incontra un bivio: si abbandona la mulattiera che prosegue a destra per il Lago soprano della Sella, e si attraversa il Rio della Meris su ponte in legno. Costeggiando il Lago sottano della Sella (1862 m, 1:15 ore dal Gias del Prato) in pochi minuti si arriva al Rifugio Livio Bianco (1890 m, 0:05 ore dal Lago sottano della Sella).
- Partenza : Sant'Anna di Valdieri (980 m)
- Arrivo : Rifugio Dante Livio Bianco (1890 m)
- Comune attraversato : Valdieri
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Trasporto
Linea SNCF TER Provence Alpes-Côte d'Azur Per gli spostamenti nella regione PACA e verso Cuneo www.ter-sncf.com/pac
Trenitalia per gli spostamenti in regione Piemonte https://www.trenitalia.com/it.html
Accesso stradale e parcheggi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso. Superato Valdieri si continua in direzione di Terme fino a Sant'Anna.
Parcheggio :
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- Ricettività
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Rifugi
Rifugio Balma Meris
La locanda alpina Balma Meris è un rifugio-alberghetto ricavato in un edificio in pietra recentemente ristrutturato.
Il rifugio si trova nel centro dell'abitato di Sant'Anna, località tipicamente montana, raccolta lungo il fiume alla confluenza del vallone della Meris, punto di partenza per le escursioni nella valle omonima. - Rifugi
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Rifugio Dante Livio Bianco
Fu un gruppo di amici alpinisti e di partigiani di "Giustizia e Libertà" che, con i familiari, volle assumersi
l'iniziativa di ricordare con la costruzione di un rifugio il cuneese avv. Dante Livio Bianco, forte alpinista,
apprezzato giurista e valoroso comandante partigiano. Il nuovo rifugio fu inaugurato il 18 settembre 1963.