La Fracha
L'aubour des Alpes, aussi appelé cystise des Alpes. Son bois est très prisé des bergers car résistant aux intempéries.
L'aubour des Alpes, aussi appelé cystise des Alpes. Son bois est très prisé des bergers car résistant aux intempéries. - SABATIER Alison
Moulinet

La Fracha

Fauna
Flora
Punto panoramico
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Passeggiata sotto i grandi alberi della foresta di Turini, nel territorio di picchi neri e cervidi.
Una volta fuori dalla foresta, si svela il panorama. Al sud le colline dalla vegetazione mediterranea che sovrastano il mare. A nord, le alte cime del Mercantour.

4 I patrimoni da scoprire

  • Grès du Lauzanier en gros plan
    Grès du Lauzanier en gros plan - GOURON Claude
    Geologia

    L’arenaria

    Formata da granuli di sabbia legati da silice leggermente solubile in acqua, l’arenaria è una roccia sedimentaria. Si è formata sul fondo degli oceani in seguito all’accumulo di sabbie provenienti dall’erosione di antichi massicci. Il sollevamento delle Alpi l’ha portata ad alta quota, dove possiamo trovarla ancora oggi.

  • Chevreuil, (Capreolus capreolus), au début de l'été.
    Chevreuil, (Capreolus capreolus), au début de l'été. - GUIGO Franck
    Fauna

    I cervidi

    Nel sottobosco, le tracce di presenza dei cervidi sono numerose, soprattutto quelle di caprioli (orme, scortecciamento, escrementi), che sfregano il legno per marcare il territorio, o per sbarazzarsi del pelo al momento della ricrescita. Il loro regime alimentare consiste principalmente di germogli di alberi, rovi, ma anche di piante erbacee e ghiande. Questi animali vivono in cellule familiari (madre e piccoli) per gran parte dell’anno, raggruppandosi in branchi da dieci o quindici esemplari durante l’inverno.

  • Pic noir accroché à un tronc d emélèze, (Dryocopus martius), famille des Picidés, ordre des piciformes.
    Pic noir accroché à un tronc d emélèze, (Dryocopus martius), famille des Picidés, ordre des piciformes. - DELUERMOZ Gilles
    Fauna

    Il picchio nero

    È il picchio più grande d’Europa. Quasi interamente nero, con una piccola calotta rossa, si nutre di formiche e di altri insetti e larve che trova sotto la corteccia degli alberi. Il picchio nero delimita il suo territorio con un rumore caratteristico che produce tamburellando sui tronchi secchi. Per allevare i piccoli, scava una cavità negli alberi. La foratura del “nido” necessita del lavoro congiunto del maschio e della femmina per due o tre settimane. 

  • Elevage caprin à Peira-Cava à la fin de l'été. En bordure de pinède.
    Elevage caprin à Peira-Cava à la fin de l'été. En bordure de pinède. - CEVASCO Jean-Marie
    Flora

    L’abetaia ed il faggio

    La foresta attraversata durante questa escursione è essenzialmente composta da abeti, ma possiamo osservare anche qualche latifoglie di taglia più piccola come il sorbo, il salice, il sambuco ed il bosso. Le piste tracciate nel massiccio sono direttamente legate al taglio del legname destinato a costruzioni e falegnameria.

    Il faggio, che può raggiungere un’altezza di 30-40 metri, è quasi assente in Vésubie. Tuttavia, esiste una bella foresta a Peïra-Cava. I due alberi visibili sulla cresta in direzione del Col di Turini sono forse i precursori della sua espansione.

    Le faggiole, frutti del faggio, sono commestibili e trasformabili in olio. Da notare anche la corteccia liscia del faggio, anche sugli esemplari più anziani. 


Descrizione

Partire dal colle di Turini, dai segnali 184 e poi 195, sul GR52a, segnato il rosso e bianco. Seguire la pista forestale scendendo con una leggera pendenza (per circa un’ora). Al primo bivio, girare a destra. All’incrocio seguente, proseguire sempre dritto.

Al segnale 196, continuare sempre dritto fino al segnale 191, lì lasciare la pista e il GR, prendere a sinistra il sentiero che sale sul pendio, in direzione della cima di Suorcas (segnalazione in giallo).

Uscire all’adret (lato sud) per ammirare la vista su Peïra-Cava e Rocassiera.
Ripartire per la cresta in direzione della Croisette. In cima a Fracha, il sentiero si allarga. Proseguire fino alla casa forestale della Croisette, poi fino alla strada provinciale. Proseguire al segnale 193 in direzione del col de Turini (“scavalcare” il muro di sostegno, b194).

Proseguire lungo la cresta. Sulla pista, andare a destra. Continuare su 100 metri fino al segnale 182, poi riprendere il GR52a. Al segnale 183: bel panorama sulla valle della Bévéra, a sud-est. Passare sotto la funivia e scendere lungo la pista da sci. Prima del col de Turini, fermarsi presso il piccolo stagno per osservare i girini. 

  • Partenza : Col de Turini
  • Arrivo : Col de Turini
  • Comune attraversato : Moulinet, La Bollène-Vésubie e Lantosque

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Nel cuore del parco
Il Parco Nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma soggetto ad un regolamento che è utile conoscere per preparare il vostro soggiorno.

Luoghi di informazione

Office de Tourisme Menton, Riviera & Merveilles - Bureau de Sospel

1 place St Pierre, 06380 Sospel

https://www.menton-riviera-merveilles.frsospel-tourisme@menton-riviera-merveilles.fr04 83 93 95 70

Horaires
Toute l'année. Tous les jours
Ouverture le lundi de 9h à 12h30 et de 13h30 à 17h. Le mardi, mercredi, jeudi, vendredi et samedi de 9h30 à 12h30 et de 13h à 17h.
Fermé le dimanche.
Fermetures exceptionnelles les 1er janvier, Lundi de Pâques, Jeudi de l'Ascension, 1er mai, 8 mai, 1er novembre, 11 novembre et 25 décembre.

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