Il Rifugio Remondino
Il rifugio si trova in un ambiente severo, chiuso alle spalle dalle cime di oltre 3000 metri della Serra dell'Argentera, e gode di un bellissimo panorama sul Vallone della Valletta.
1 Patrimonio da scoprire
- Storia e percorso storico
Il Rifugio Remondino
Il rifugio è intitolato a Franco Remondino, S. Ten. degli Alpini e giovane promessa dell'alpinismo cuneese, scomparso durante la salita alla Rocca Gialeo. In sua memoria venne eretto un bivacco a semibotte da 12 posti, inaugurato nel 1934. Deliberata la costruzione di un vero e proprio rifugio in muratura, venne costruito anche grazie al determinante contributo fornito dagli alpini del Btg. Saluzzo, della Compagnia Genio della Div. Taurinense e della 1° Bgt. Aerea, e inaugurato nel 1965. Ulteriori ristrutturazioni ed ampliamenti sono stati terminati nel 2000.
Descrizione
Si raggiunge il Pian della Casa in auto, ma chi non intendesse percorrere in auto il tratto di strada sterrata un poco sconnessa che dal Gias delle Mosche arriva a Pian della Casa del Re, dove parte il sentiero, è costretto a spostarsi a piedi.
Lasciata l'auto al posteggio di Gias delle Mosche (1592 m) si percorre ancora un breve tratto di asfalto. La strada diventa quindi sterrata e risale il Vallone della Valletta, dapprima tra larici ed abeti, quindi tra pascoli, pini e radi larici. In corrispondenza di un tratto di salita leggermente più ripido, il fondo diventa nuovamente asfaltato e tale rimane fin nei pressi di un alpeggio recentemente riattato, il Gias Nuovo della Casa.
Trascurata la breve deviazione sulla destra che porta al gias, ci si mantiene sulla sterrata principale, fino all'imbocco di Pian della Casa del Re (dislivello: +143/-0 m; tempo: 0:35 ore; difficoltà: T).
All'imbocco del Pian della Casa del Re (1735 m), si trascura il sentiero sulla destra per il Colle di Ciriegia, il Colle di Fremamorta ed i Laghi di Fremamorta. Tenendosi sulla sterrata, si costeggia il margine nord orientale dell'ampio pianoro, fino ad incontrare sulla sinistra, l'evidente sentiero per il Rifugio Remondino ed il Colle del Mercantour.
Il sentiero si mantiene inizialmente vicino al fondo del pianoro, tra ginepri e radi larici, quasi parallelo alla rotabile ex militare, poi piega a sinistra (est) e segue il corso del torrente.
Lasciata a destra una traccia (che punta il rio che scende dal Vallone di Balma Ghilié), si incomincia una ripida risalita a stretti tornanti lungo un costone roccioso; faticosi tratti scalinati conducono alla passerella che attraversa il torrente proveniente dal Vallone dell'Assedras. Ancora alcuni tornanti e si raggiunge il bivio, sulla destra, per il Colle del Mercantour.
Trascurata la diramazione, con una svolta decisa verso nord il sentiero porta a riattraversare il rio, quindi prosegue a lungo l'ascesa con numerosi tornanti tra rocce, erba e radi larici.
Un traverso verso sud-est conduce al canale subito a valle del rifugio, risalito con svariati ripidi tornantini. Superato, alla base di alcune rocce, un avvallamento detritico, si percorre l'ultima ripida salita a gradoni; si lasciano a sinistra la traccia per la traversata al Rifugio Bozano e, poco oltre sempre a sinistra, la traccia per il Passo dei Detriti.
Pochi metri dopo l'ultimo bivio si arriva al Rifugio Remondino (2464 m, 2:20 ore da Pian della Casa del Re), in posizione dominante su un mammellone roccioso.
- Partenza : Pian della Casa del Re (1735 m)
- Arrivo : Rifugio Remondino (2464 m)
- Comune attraversato : Valdieri
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Trasporto
Linea SNCF TER Provence Alpes-Côte d'Azur Per gli spostamenti nella regione PACA e verso Cuneo www.ter-sncf.com/pac
Trenitalia per gli spostamenti in regione Piemonte https://www.trenitalia.com/it.html
Accesso stradale e parcheggi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso. Superato Valdieri si continua fino a Terme. Passando dietro l'Hotel Terme, si sale a sinistra nel Vallone della Valletta fino al termine della strada (sterrata nell'ultimo tratto) presso Pian della Casa.
Parcheggio :
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- Rifugi
Rifugi
Rifugio Franco Remondino
Il rifugio, proprietà del CAI di Cuneo, porta il nome di Franco Remondino, sottotenente degli Alpini e giovane promessa dell’alpinismo cuneese che perse la vita nel 1931, a ventuno anni, scalando con il compagno tenente Erasmo Vivarelli la parete sud-est della Rocca Gialeo.