Les cascades du Pich et du Cimet
6 I patrimoni da scoprire
- Storia e percorso storico
Il recinto
Questo accumulo di pietre al lato del sentiero (recinto) testimonia il lavoro degli uomini che le hanno rimosse per creare e delimitare questi campi. Un tempo il quartiere era coltivato, ora solo una fattoria abbandonata evoca quell’epoca.
- Flora
Il larice
Il larice, albero tipico delle Alpi del sud, permette la crescita di un’erba abbondante, contrariamente ad altre conifere, e crea un luminoso paesaggio di prebosco. Questo luogo è da molto tempo adibito al pascolo dagli abitanti di Allos e del Bouchier.
- Abilità
I ghiaioni
Una falesia polverizzata dal gelo, le cui pietre alimentano esse stesse un ghiaione perennemente mobile. Quando la pendenza del ghiaione non è così ripida, il suolo si stabilizza e la vegetazione può installarsi. Guardatevi intorno e potrete vedere due forme di ghiaione: uno attivo e uno stabile dove è già apparsa la vegetazione.
- Geologia
Cascata del Pich
Più di 140 milioni di anni fa, questa regione era ricoperta dal mare. I sedimenti che si sono depositati hanno poi prodotto questa barra rocciosa di calcare massiccio (barra titonica). L’azione dei ghiacciai ha completato l’opera e la cascata del Pich ne approfitta per meravigliarci con i suoi arabesque. Ma lo spettacolo non è innocuo e poco a poco, l’acqua scalfisce questa falesia che, malgrado la sua solidità, un giorno sarà tagliata in due da una ripida gola, che potrà essere ammirata dai nostri discendenti.
- Flora
Rimboschimento
All’inizio del secolo per riscaldarsi o per la costruzione di tetti, l’uomo ha disboscato quasi tutte le montagne e le conseguenze furono catastrofiche (valanghe, piene devastanti a valle ecc…). È stata intrapresa allora una gigantesca operazione di rimboschimento di pini neri, pini uncinati e larici, nel corso della quale è stato costruito questo rifugio per accogliere gli operai incaricati di questo compito. È stato anche costruito un vivaio irrigato da un canale, i cui solchi paralleli sono ancora presenti sopra il sentiero, poco dopo il rifugio. Oggi quest’ultimo è ad uso dei pastori.
- Ghiacciaio
Cascata del Cimet
I ghiacciai hanno definito i tratti predominanti del rilievo, come dimostra la grande conca dai pendii arrotondati che domina la cascata del Cimet. Più tardi, l’erosione ha preso delle forme diverse. Come i grandi ghiaioni della Gorgeasse che hanno origine dall’alternanza gelo-disgelo, quando il vento e l’acqua, agendo sulle rocce più fragili, hanno scolpito le profonde scarpate che dominano il sentiero.
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Il percorso segue sempre un buon sentiero, segnato in giallo e verde, poi rosso e bianco. È un ambiente di alta montagna e il tempo può cambiare rapidamente. Bisogna quindi prevedere dei vestiti pesanti e anti-pioggia, come anche delle buone scarpe.
L’ultima parte dell’itinerario (salita lungo la cascata del Cimet) può diventare molto pericolosa per il ghiaccio in primavera e in autunno: non avventurarsi se non in ottime condizioni. In caso di rovesci improvvisi, il rifugio di Combes e quello di Talon possono offrirvi un riparo temporaneo. Nella scarpata sotto il rifugio di Talon, 10 metri in basso rispetto alla casa, si trova una sorgente in cui riempire la borraccia.
Luoghi di informazione
Office du tourisme du Val d'Allos
Place de la coopérative, 04260 Allos
Horaires
Toute l'année.
Fermeture exceptionnelle le 1er mai.
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