L'anello delle 4 valli - Stura - Maira - Haute Tinée - Ubaye
Randonnée Stura. Val Stura, Val Gesso et Tinée, Sommets émergeants d'une mer de nuages. Entre Alpi Marittime et Mercantour.
Randonnée Stura. Val Stura, Val Gesso et Tinée, Sommets émergeants d'une mer de nuages. Entre Alpi Marittime et Mercantour. - Claude Gouron - PNM
Pietraporzio

L'anello delle 4 valli - Stura - Maira - Haute Tinée - Ubaye

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Un trekking ad anello su 2 paesi e 4 valli, un itinerario storico che lega il Piemonte alla Provenza.
Un trekking ad anello, su 2 paesi e 4 valli, a cavallo fra la Francia e l'Italia. Stura - Maira - Haute Tinée - Ubaye, quatro valli maggiori riunite dal passaggio ai colli alpini cinti dalle più belle cime delle Alpi del Mediterraneo.  



6 I patrimoni da scoprire

  • Sur le replat de Val Fourane, au niveau de la cabane Tardiez, l’Ubayette serpente tranquillement au milieu d’une zone humide.
    Sur le replat de Val Fourane, au niveau de la cabane Tardiez, l’Ubayette serpente tranquillement au milieu d’une zone humide. - François BRETON
    Flora

    Le praterie della Capanna del Tardieu

    Le praterie che circondano la capanna del Tardieu sono chiamate dai botanici «prati dalle lunghe festuche”. Questo nome viene dalla specie vegetale dominante, questa grande graminacea dai ciuffi alti e coriacei. È lunga la lista delle piante che accompagnano regolarmente questa grande graminacea e caratterizzano con lei “l’associazione vegetale” della grande festuca, tra cui uno degli esemplari è sicuramente il cardo blu o Regina delle Alpi, dalle infiorescenze blu elettrico. È attualmente l’ultima stazione di cardi blu dell’Ubaye, della regione e del parco nazionale. 

  • Le lac du Lauzanier dans l'Ubayette à Larche
    Le lac du Lauzanier dans l'Ubayette à Larche - BRETON François
    Lago

    La zona umida

    A partire dal capanno pastorale del Tardieu, la pista, orizzontale, sporge leggermente sul grande altopiano dove scintillano i meandri dell’Ubayette.

    Fra qualche migliaio di anni, non dovrete più andare lontano per vedere le profondità di un lago. Questo grande piano ricoperto di verde era occupato da un lago scavato dal ghiacciaio del Lauzanier. Poco profondo, è stato riempito dalle alluvioni che hanno rimosso i versanti disgregabili.
  • Le fort du Camp des Fourches avec sa tourelle métallique dite « Séré de Rivière ».
    Le fort du Camp des Fourches avec sa tourelle métallique dite « Séré de Rivière ». - Anthony TURPAUD
    Storia e percorso storico

    Zone di prelievo

    La depressione alla vostra destra era una delle zone di prelievo dei materiali che servirono a costruire il campo delle Forche all’inizio del secolo scorso. L’antico sentiero militare in pietra permetteva di raggiungere la cima di Pelousette.

  • Architettura

    La fontana

    Dopo l’ascensione, spesso sotto al sole cocente, non c’è niente di meglio di una piccola sosta rinfrescante alla fontana. L’acqua che sgorga dal suolo è molto fresca e vi offrirà l’occasione di riposarvi prima di riprendere la scalata o dissetarvi prima di ritrovare il calore della valle.

  • Coucher de soleil près de la cabane de Tortisse.
    Coucher de soleil près de la cabane de Tortisse. - Philippe PIERINI
    Storia e percorso storico

    Casa del guardacaccia di Tortisse e Aiguilles de Tortisse

    Proprietà dell’Ufficio Nazionale delle Foreste, la casa del guardacaccia di Tortisse non è aperta al pubblico. Questo complesso di edifici è stato costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale per ospitare il personale che lavorava per la Restaurazione dei Terreni di Montagna (RTM).

    L’altopiano di Tortisse è stato occupato dagli uomini di ogni epoca, che venivano a cercare i minerali ferrosi tra le creste circostanti per poi fonderli sull’altopiano del Morgon.

    I versanti attorno all’altopiano di Tortisse sono spesso frequentati da camosci e mufloni. Sporgendovi un po’ riuscirete forse a sentire il dolce profumo di vaniglia della Nigritella corneliana.

  • Refuge de Vens
    Refuge de Vens - CAF / DR
    Rifugio

    Rifugio e lago di Vens

    Il rifugio di Vens è custodito esclusivamente durante i mesi estivi. In inverno rimane aperta una sola stanza, che funge da riparo per gli escursionisti. Il rifugio domina una corona di laghi che portano lo stesso nome. Di origine glaciale, i laghi sono il risultato dell’erosione operata dai ghiacciai. Il lago sotto al rifugio (il più grande) raggiunge una profondità di 31 metri. Stambecchi, camosci, mufloni e aquile reali sono assidui frequentatori della zona. Vicino al rifugio potrete inoltre osservare una pianta endemica che è stata a lungo l’emblema del Parco nazionale del Mercantour: la sassifraga dell’Argentera (Saxifraga florulenta).

     

    Club Alpino Francese

    Posti disponibili: 45 in estate, 30 in inverno (incustodito)

    Prenotazioni solo per email in estate: http://refugedevens.ffcam.fr/reservation.html

    Pasti, no doccia


Profilo altimetro


Raccomandazioni

Regolamentazione specifica dello spazio protetto del parco nazionale del Mercantour.

Questo itinerario si svolge sui sentieri alpini alta vallata. Le possibilità di pernottamento indicate sono le sole disponibili lungo il percorso. Prima di partire per l'escursione, informatevi sulle norme di sicurezza. Una particolare prudenza deve essere osservata ad inizio stagione, per l'eventualità di nevai perenni.  

Nel cuore del parco
Il Parco Nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma soggetto ad un regolamento che è utile conoscere per preparare il vostro soggiorno.

Accesso stradale e parcheggi

Dall'autostrada A6 Torino-Savona: uscita al casello di Cuneo, direzione Borgo San Dalmazzo, poi DEmonte e Vinadio. Dal Col de Tende: scendendo da Limone, direzione Borgo San Dalmazzo, poi Demonte e Vinadio, Pontebernardo-

Parcheggio :

Pontebernardo

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