Il Colle di Fenestrelle da San Giacomo di Entracque
In un ambiente roccioso e selvaggio come la Valle Gesso, stupisce quasi poter salire fino al Colle di Fenestrelle spesso circondati da dolci pendii inerbiti. La zona attorno al colle è spesso frequentata da stambecchi e camosci. Il valico è un ottimo punto di osservazione sul Monte del Gelas, che custodisce il ghiacciaio più meridionale delle Alpi.
5 I patrimoni da scoprire
- Fauna
La reintroduzione del Gipeto
Il Vallone della Barra è stato scelto come sede di rilascio nel progetto di reintroduzione del Gipeto barbuto sulle Alpi. Sterminato (pare che l'ultima uccisione risalga al 1913 in Valle d'Aosta) a causa della sua mole e dell'errata credenza che lo voleva implacabile predatore di ovini, è di nuovo presente sui cieli dell'arco alpino. Dal 1986 infatti ha preso inizio un progetto di reintroduzione che ha coinvolto Austria, Francia, Svizzera ed Italia; tra il 1994 e il 2015, anche nel territorio del Parco sono state rilasciate coppie di giovani gipeti con cadenza biennale (in alternanza con il parco francese del Mercantour) per un totale di 43 individui.
- Fauna
Il Gipeto
Il Gipeto barbuto (Gypaetus barbatus), anche noto come Avvoltoio degli agnelli, ha un'apertura alare che può raggiungere i 285cm ed un peso che può superare i 6kg. Eccezionale veleggiatore, in grado di sfruttare anche la minima corrente ascensionale, è un necrofago che si nutre solamente di carcasse di animali, in prevalenza ungulati selvatici e domestici. Divoratore di ossa, cartilagini e legamenti, trasporta in volo le ossa più grandi per frantumarle lasciandole cadere sulle rocce e potersene poi cibare. Monogamo e longevo il gipeto è solito nidificare sulle pareti rocciose tra i 1000 e i 3000m di quota.
- Storia e percorso storico
Il Piazzale dei Cannoni
La denominazione di Piazzale dei Cannoni, o forse meglio Piana dei Cannoni, è verosimilmente dovuta alla presenza, nel secondo conflitto mondiale, della 181° Batteria di mortai da 210/8. Le piazzole dei pezzi si trovano poco a sud della strada sterrata, lungo il pendio, anche se non facilmente identificabili. Sul lato opposto del vallone, oltre il torrente, si rinvengono i resti di probabili locali logistici e perfino di una cucina all'aperto.
- Fauna
Lo stambecco delle Alpi
Il Colle di Fenestrelle, così come la zona circostante, è assai frequentato dallo stambecco.
Lo Stambecco delle Alpi (Capra ibex), frequenta praterie alpine e pareti rocciose anche oltre i 3000 m, spingendosi nei fondovalle (purché non boscati) solo ad inizio primavera, per potersi rifocillare dopo il lungo inverno. Entrambi i sessi sono dotati di corna ad accrescimento annuale, ma di dimensione decisamente maggiore nei maschi. Il mantello, beige chiaro in estate, scurisce in inverno fino a bruno scuro.
Stanziale, pascolatore, si nutre essenzialmente di erba, integrata da muschi, licheni e foglie di arbusti montani in particolare nel periodo invernale. - Storia e percorso storico
Il Ricovero Fenestrelle
I ruderi nei pressi del valico appartengono al Ricovero Fenestrelle, intitolato al Tenente Angelo Bertolotti. Costruito nel 1888 ed utilizzato fino al secondo conflitto mondiale, era in grado di ospitare un presidio di 10 uomini paglia a terra. I coniugi Boggia, nella loro guida "La Valle Gesso", indicano invece il ricovero come intitolato «alla memoria di Angelo Bortolo, del 1° Rgt. Alpini, caduto sull'Ortigara nel corso della Prima Guerra Mondiale».
Descrizione
Da San Giacomo di Entracque (1226 m), in comune con l'itinerario "Il Rifugio Soria Ellena" {->22}, si sale fino al bivio per il Colle di Fenestrelle, situato proprio all'imbocco del Piano del Praiet (1970 m circa, 2:05 ore da San Giacomo).
Qui si abbandona la strada sterrata e si prende a destra il sentiero che segue fedelmente il tracciato di una vecchia mulattiera, ormai quasi del tutto scomparsa, e risale l'intero Vallone di Fenestrelle. Mantenendo incredibilmente la stessa pendenza lungo tutta la salita, il sentiero, tra ampi pascoli in basso e praterie alpine in quota, supera dapprima i ruderi del Gias Alvè, poi del Gias Balmetta.
L'ascesa prosegue senza eccessiva fatica con numerosi tornanti, talvolta tagliati da scorciatoie, mantenendosi sul versante sinistro orografico del vallone.
Volgendo brevemente a ovest il sentiero si porta su una amena selletta prativa, poi riprende il suo tortuoso incedere verso nord. Poco prima del colle si raggiungono il minuscolo Lagarot di Fenestrelle e quindi, con qualche tornante tra magra erba e pietrame, i ruderi di un ricovero ottocentesco su un
panoramico poggio erboso.
Una brevissima discesa precede l'ultima risalita, tra pietrame, che conduce al Colle di Fenestrelle (2462 m, 2:05 ore dal Piano del Praiet). Splendido il panorama che si gode dal colle: alle spalle il Monte Gelas e gli omonimi ghiacciai; di fronte, scendendo un poco oltre il valico il Massiccio dell'Argentera (leggermente sulla sinistra) ed in basso il Bacino del Chiotas.
- Partenza : San Giacomo di Entracque (1226 m)
- Arrivo : Colle di Fenestrelle (2462 m)
- Comune attraversato : Entracque
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Trasporto
Linea SNCF TER Provence Alpes-Côte d'Azur Per gli spostamenti nella regione PACA e verso Cuneo www.ter-sncf.com/pac
Trenitalia per gli spostamenti in regione Piemonte https://www.trenitalia.com/it.html
Accesso stradale e parcheggi
Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso. Superato Valdieri si svolta a sinistra per Entracque. Prima del paese si svolta a destra per San Giacomo e poi ancora a destra per San Giacomo. Posteggio a pagamento nella stagione estiva.
Parcheggio :
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