Anello di Priero
Ruderi della torre di avvistamento, nei pressi del ricetto di Priero
Ruderi della torre di avvistamento, nei pressi del ricetto di Priero - Irene Borgna

Anello di Priero

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Piacevole e facile anello intorno al bel borgo medievale di Priero, dalla perfetta forma rettangolare e dalla caratteristica torre circolare che svetta sui tetti in coppi. 
L’itinerario, lungo ma dal dislivello contenuto e sempre su fondo comodo – sterrato o addirittura asfaltato –, conduce alla scoperta dei due versanti della conca che ospita il paese e può essere suddiviso in due parti. La prima porta al Poggio su cui sorgeva l’insediamento più antico di Priero, dove si trovano i ruderi dell’antica pieve di Santa Maria e del ricetto, da lì alla frazione di Costa Priero per rientrare sul capoluogo fra boschi e campi. La seconda parte dell’itinerario si sviluppa sulla dorsale fra Priero e Sale delle Langhe, prima su una piacevole asfaltata secondaria fino alla frazione di Cerreto, quindi su sterrata nel bosco con un piacevole mezzacosta in ambiente vario – pini silvestri e castagni si alternano a campi aperti e bosco misto di latifoglie – che raggiunge il poggio boscoso di Bric San Bernardo. Da qui si fa ritorno al borgo con una veloce discesa: poco prima di rientrare fra le mura, appena a valle della cappella di San Bernardo, si gode di uno dei migliori panorami su Priero.

2 I patrimoni da scoprire

  • Resti della pieve di Santa Maria al Poggio
    Resti della pieve di Santa Maria al Poggio - Irene Borgna
    Storia e percorso storico

    La Pieve di Santa Maria del Poggio

    Il primo nucleo di Priero risale all’anno Mille circa ed era situato sulla collina del Poggio. Era sede di un ricetto, ossia di una struttura fortificata sede di un visconte alle dirette dipendenze dell’impero, e di una pieve dedicata alla Beata Vergine Maria. Da questa pieve dipendevano i vicini centri di Castelnuovo, Perlo, Calizzano, Bardineto e Murialdo. Sfortunatamente le strutture del ricetto, della torre d’avvistamento e della pieve si trovano in uno stato di conservazione pessimo: della pieve rimangono la facciata e le pareti laterali, costruite in pietra, le quali presentano tuttavia diverse lacune e segni di frattura. La copertura è garantita da una tettoia in lamiera, utile a proteggere le emergenze superstiti.

  • IL CASTELLO DI PRIERO
    IL CASTELLO DI PRIERO - Irene Borgna
    Architettura

    Il borgo di Priero e la sua torre

    L’attuale borgo storico di Priero risale al Basso Medioevo. Se ne possono apprezzare l’ordinata pianta del nucleo fortificato, l’ariosa bellezza della piazza centrale con la parrocchiale seicentesca progettata dall’architetto Francesco Gallo (l’autore della cupola ellittica del Santuario di Vicoforte) e la suggestiva via Roma con il doppio porticato, coloratissimo d’estate grazie alle rose che affondano le radici direttamente nel selciato. Sono ancora visibili i resti delle quattro torri angolari e del vecchio castello: solo la torre nell’angolo nord-est, che controllava l’accesso della strada da Montezemolo, è tuttora perfettamente conservata. Si tratta di un’alta torre a pianta circolare, risalente al XII-XIII secolo, che si erge massiccia nella sua muratura di pietra grigia. Oggi presenta una copertura a tetto conico ma in origine terminava con una merlatura.


Descrizione

Si attraversa la piazza principale su via Roma e si imbocca a destra via Castelnuovo. Attraversato un ponticello, pochi metri a destra, si imbocca una sterrata in salita che all’autostrada che si costeggia a sinistra per poi superarla con un sottopasso. Si costeggia un prato sulla sinistra fino a incontrare una sterrata in salita, la si segue fino a imboccare il sentiero che sale sulla destra per condurre in breve alla pieve. Da qui un panoramico sterrato conduce all’asfaltata che si imbocca a destra in salita fino alla frazione di Costa Priero. Qui si lasciano sulla destra la chiesa e i lavatoi e si svolta subito a destra per costeggiare a valle la frazione. Si segue per un lungo tratto l’asfaltata in prevalente discesa fra tratti boscosi, prati e campi fino a che, nei pressi della palina 040 del metanodotto, non si imbocca la sterrata a destra che e scende fino all’autostrada che si costeggia brevemente verso destra per imboccare poi il sottopasso fino alla statale 28bis. La si attraversa e si imbocca la strada in direzione della frazione Cerreto e del maneggio (bivio a destra). Si segue l’asfaltata, ignorando il primo bivio sulla sinistra per imboccare il secondo in salita (chi fosse stanco, può procedere dritto e tornare a Priero) fino a Cerreto. Qui si imbocca la sterrata che sale all’ombra di alcune querce. L’itinerario raggiunge il crinale sul filo dei 600 metri e procede in piacevole saliscendi. Mantenendo sempre la sterrata principale si giunge a un colletto panoramico sul castello di Sale San Giovanni: qui si attraversa l’asfaltata, la si percorre per pochi metri in discesa a sinistra per poi imboccare la sterrata in salita che stacca a destra. Si segue senza indecisioni la sterrata principale che continua a prendere quota nel ceduo di castagni: all’unico bivio evidente si prende a sinistra in salita. In breve si raggiunge un altro bivio, dove si svolta a sinistra: è la boscosa cima di Bric San Bernardo (673 m) da cui inizia la discesa. La sterrata scende decisa fino a incontrare una seconda sterrata che si segue sulla destra. Nei pressi della cappella di San Bernardo la strada diventa asfaltata e la si segue sulla sinistra fino a un garage posto in un tornante. Qui si imbocca il tratturo inerbito sulla sinistra che diventa sentiero nei pressi di una cascina e conduce con un tratto ripido e scomodo all’asfaltata e quindi in paese.

  • Partenza : Priero (475 m)
  • Arrivo : Priero (475 m)

Profilo altimetro


Accesso stradale e parcheggi

Si lascia l’auto appena alle porte di Priero, in Piazza Luigi Cavallo.


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