Giro del Marguareis, tappa 05: dal Rifugio Don Barbera al Rifugio Pian delle Gorre
La Capanna scientifica e speleologica Morgantini
La Capanna scientifica e speleologica Morgantini - Roberto Pockaj
Briga Alta

5. Giro del Marguareis, tappa 05: dal Rifugio Don Barbera al Rifugio Pian delle Gorre

Archeologia e storia
Archittetura
Fauna
Flora
Rifugio
Incorpora questo articolo per accedervi offline

Una tappa lunga, non troppo faticosa, che si svolge prima su sentieri poi su ottime mulattiere ex militari nella seconda parte.

Si attraversano ambienti carsici tra i più importanti delle Alpi, di indubbio fascino, come Pian Ambrogi o la Conca delle Carsene, caratterizzati da distese di rocce bianchissime o pendii prativi ricchi di doline e inghiottitoi, nei quali si aprono decine di ingressi di cavità sotterranee. La parte finale della discesa avviene in una fitta abetina di elevato pregio naturalistico.


2 I patrimoni da scoprire

  • Un tratto della strada ex militare 194
    Un tratto della strada ex militare 194 - Archivio EAM
    Storia e percorso storico

    La strada dell'invasione

    La strada ex militare 194 (anche nota con l'appellativo di Strada dell'Invasione) avrebbe dovuto collegare la Certosa di Pesio con il Colle della Boaria. Iniziati nel 1940, con carattere di urgenza, i lavori sono stati interrotti nel settembre del 1941, quando ancora parecchi tratti erano rimasti incompiuti. Da alcuni ritenuta di dubbia utilità strategica, se non addirittura in grado di agevolare una eventuale invasione da parte francese, da altri è invece ritenuta una strada realizzata allo scopo di aprire una direttrice di attacco italiana verso la Francia.

  • La Conca delle Carsene
    La Conca delle Carsene - Archivio EAM
    Geologia

    La Conca delle Cársene

    La Conca delle Càrsene è un vasto altopiano costituito da rocce calcaree, caratterizzato da distese di rocce nude, bianche, alternate a copertura erbosa. Manifesta gli aspetti tipici delle aree carsiche con fessurazioni, doline, inghiottitoi. Manca completamente un reticolo idrografico superficiale: le acque meteoriche o di fusione vengono immediatamente assorbite e danno luogo alla risorgenza del Pis del Pesio, situata molte centinaia di metri più in basso.
    Curiosamente, fanno parte del bacino collettore anche aree ubicate al di là dello spartiacque alpino, come Plan Ambreuge, per cui le acque cadute sul versante sud delle Alpi, dopo un tragitto sotterraneo, sgorgano sul versante italiano della catena.


Descrizione

Dal Rifugio Don Barbera (2079 m) si sale al vicino Colle dei Signori (2107 m) e si imbocca a destra la vecchia mulattiera inerbita che serpeggia in saliscendi verso nord tra bianche rocce calcaree. Si raggiunge la rotabile per il Colle di Tenda e la si percorre verso destra per circa 700 metri.
Giunti nella conca carsica di Pian Ambrogi (2107 m, 0:40 ore dal Rifugio Don Barbera), si svolta a destra per prati (palina).
Si lascia a destra il sentiero per il Passo di Scarason, si piega a sinistra e si scavalca un profondo avvallamento. Puntando ora verso ovest si giunge ad un bivio presso i ruderi di una caserma, dove si sale a destra, alla vicina depressione della Colla Piana di Malaberga (2219 m, 1:05 ore da Pian Ambrogi).
Oltre il valico la mulattiera si biforca: ambo i rami si ricongiungono, ma conviene quello di sinistra che lambisce la Capanna Morgantini (2219 m).
La mulattiera scende ai margini della Conca delle Carsene poi, con un lungo semicerchio da sinistra verso destra, aggira in quota la conca pascoliva del Gias dell'Ortica (1860 m).
Si lasciano a sinistra due sentieri, rispettivamente per il Colle del Carbone e per il Passo di Baban, quindi, ripresa la salita, si ignora a destra anche la traccia per il Passo Scarason e si giunge al Passo del Duca (1989 m, 1:45 ore dalla Colla Piana di Malaberga), stretto intaglio che dà accesso alla Valle Pesio.
Oltre il valico un sentiero scende ripido fino al vicino bivio, dove si tiene la destra per arrivare al Colle del Prel soprano (1926 m); qui si ignora il bivio a destra per il Vallone del Marguareis e si scende a sinistra, lungo il ripido sentiero che porta sul tracciato di una vecchia rotabile ex militare.
Si scende nel Vallone degli Arpi con lunghissimi tornanti e, ormai nel bosco, si raggiunge il Gias degli Arpi (1435 m, 1:15 ore dal Passo del Duca, fontana).
Ignorato il bivio a sinistra per il Gias Fontana, una lunga discesa in modesta pendenza aggira un costone e conduce all'impluvio del Vallone del Saut. Si passa il Torrente del Saut su una passerella in legno, poi un altro ramo del torrente sfruttando il ponte in legno sulla destra.
In breve si raggiunge lo spiazzo dove termina la strada sterrata proveniente da Pian delle Gorre: si lascia a destra il sentiero per il Rifugio Garelli e si scende sulla strada fino alla radura di Pian delle Gorre (1032 m, 1:05 ore dal Gias degli Arpi).

  • Partenza : Rifugio Don Barbera (2079 m)
  • Arrivo : Rifugio Pian delle Gorre (1032 m)
  • Comune attraversato : Briga Alta, La Brigue e Chiusa di Pesio

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Nel cuore del parco
Il Parco Nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma soggetto ad un regolamento che è utile conoscere per preparare il vostro soggiorno.

Trasporto

Autolinee Valle Pesio S.r.l. - Via Cav. G. Avena, 41/43 - 12013 Chiusa di Pesio (CN) +39 0171-735756 - vallepesio@savgroup.it https://www.savgroup.it/linee/43.pdf

Linea SNCF TER Provence Alpes-Côte d'Azur Per gli spostamenti nella regione PACA e verso Cuneo www.ter-sncf.com/pac

Trenitalia per gli spostamenti in regione Piemonte https://www.trenitalia.com/it.html

Segnala un problema o un errore

If you have found an error on this page or if you have noticed any problems during your hike, please report them to us here: