L'anello della Roccarina
La fornace per la terracotta al Parco archeodidattico della Roccarina
La fornace per la terracotta al Parco archeodidattico della Roccarina - Roberto Pockaj
Chiusa di Pesio

L'anello della Roccarina

Incorpora questo articolo per accedervi offline

Si tratta di una passeggiata poco faticosa, che si svolge quasi totalmente su sterrate o piste forestali.

Gli elementi di maggior interesse di questo breve anello, per lunghi tratti all'interno del bosco, sono sicuramente la Grangia del Castellar (ottimo punto panoramico) e il Parco archeodidattico della Roccarina, ricostruzione di un villaggio preistorico.


1 Patrimonio da scoprire

  • Il Parco archeodidattico della Roccarina
    Il Parco archeodidattico della Roccarina - Roberto Pockaj
    Archeologia

    Il Parco archeodidattico della Roccarina

    Il parco archeodidattico nasce per completare ed integrare la visita alla sezione archeologica del Museo "Giuseppe Avena". La vita preistorica viene illustrata attraverso la ricostruzione della parte di un villaggio dell'Età del Bronzo finale (XII-VIII sec. a.C.) dedicata alle attività manifatturiere. In questa ricostruzione troviamo la tettoia per la metallurgia, una grossa capanna per la lavorazione di metalli, ossa e corna, una capanna di dimensioni minori per la lavorazione della terracotta, un vasca per l'argilla e una fornace per la terracotta.


Descrizione

Al margine settentrionale dello slargo dove si è lasciata l'auto (600 m) si imbocca la strada sterrata che sale per un centinaio di metri; quando si biforca si va a sinistra e si raggiunge il Parco archeodidattico della Roccarina.
Dopo aver obbligatoriamente curiosato all'interno della ricostruzione del villaggio preistorico, si prosegue lungo la strada sterrata in direzione ovest. Tralasciato il sentiero a destra (palina) per la Grangia Certosina (utilizzato per il rientro), la strada si trasforma in pista sterrata e piega a destra, salendo ad immettersi su una strada sterrata. Si va a sinistra (ma nel percorso di rientro qui si utilizzerà il ramo di destra), fino ad un gruppo di abitazioni, dove ci si immette ancora in una strada sterrata. Si va a destra, per qualche decina di metri, fino ad un trivio: si trascurano la prima sterrata sulla destra (usata per il rientro), e la sterrata che prosegue diritta; si imbocca invece una pista sterrata, a metà tra le due strade, che scende nel bosco in direzione di Montefallonio.
La pista prosegue a lungo, nel bosco o ai margini di radure, poi piega bruscamente a sinistra, supera un impluvio e giunge ad un crocevia, dove si prosegue tenendosi a destra. In leggera discesa si arriva al Laghetto Peschiere (578 m, 0:35 ore dal Parco archeodidattico della Roccarina).
La pista sterrata volge ora a sinistra e, nel tratto rettilineo seguente la si abbandona per il sentiero (segnalato) sulla destra. Il sentiero s'innalza con pochi tornanti e raggiunge un piccolo slargo, dove si segue la strada sterrata a sinistra.
La strada punta a lungo verso nord, pianeggiante e all'interno del bosco, poi piega a destra. Un altro lungo tratto precede una breve discesa ad immettersi su una più ampia strada sterrata. Si va a destra riprendendo quota e, al bivio presso il primo tornante si tiene la destra, invertendo di fatto la direzione di marcia. Quando la sterrata termina in uno slargo, si volge a sinistra, lungo una mulattiera in leggera salita. La mulattiera stacca di fronte un sentiero e piega a destra, salendo con un paio di tornanti al Castello Mombrisone (700 m, 0:35 ore dal Laghetto Peschiere).
Si scende sul lato opposto della collina e ci si immette su una pista sterrata. Si va a sinistra e si rientra nel bosco, proseguendo finché la pista non termina in un crocevia di sentieri.
Si prosegue, più o meno di fronte, sul sentiero per la Grangia del Castellar: si perde quota nel bosco e ci si immette sulla strada sterrata al servizio di Cascina Forno.
Si segue la sterrata verso sinistra e si giunge ad un trivio, dove si torna sul percorso dell'andata: si svolta a sinistra per poche decine di metri, poi ci si tiene ancora sulla sterrata che si stacca a sinistra. Quando la sterrata si biforca nuovamente, si abbandona il percorso già noto e si continua diritti su una pista sterrata. La pista compie un lungo semicerchio verso destra e giunge sul poggio su cui sorgono i ruderi della Grangia del Castellar (638 m, 0:35 ore dal Castello Mombrisone).
A est della grangia si stacca un sentiero inizialmente non molto evidente. Il sentiero scende nel bosco e in pochi minuti giunge al centro del Parco archeodidattico della Roccarina.
Da qui si ridiscende allo spiazzo lungo la strada provinciale da cui ha avuto inizio l'itinerario (600 m, 0:10 ore dalla Grangia del Castellar).

  • Partenza : Parco archeodidattico della Roccarina (600 m)
  • Arrivo : Parco archeodidattico della Roccarina (600 m)
  • Comune attraversato : Chiusa di Pesio

Profilo altimetro


Accesso stradale e parcheggi

Da Chiusa di Pesio si raggiunge la sede del Parco del Marguareis, proseguendo poi per circa 300 metri in direzione di Vigna. Sul lato destro della carreggiata si incontra un piccolo slargo sterrato dove è possibile lasciare l'auto.


Segnala un problema o un errore

If you have found an error on this page or if you have noticed any problems during your hike, please report them to us here: