Alta Via dei Re, tappa 4: dal Rif. Remondino al Rif. Genova
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Alta Via dei Re, tappa 4: dal Rif. Remondino al Rif. Genova
Valdieri

4. Alta Via dei Re, tappa 4: dal Rif. Remondino al Rif. Genova

Fauna
Flora
Geologia
Lago
Rifugio
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Traversata piuttosto impegnativa, in ambiente severo e selvaggio. Tutto il tracciato si sviluppa ai piedi di cime che superano i 3000 metri e i panorami che si ammirano sono davvero maestosi.

Bastano poche righe per descrivere l'ambiente in cui si svolge la tappa: alta montagna, con pareti rocciose incombenti, sterminate chine di sfasciumi, conche spesso invase dalla neve anche in piena estate. Due laghi, uno dei quali artificiale, ci attendono all'arrivo al Rifugio Genova Figari.

 


1 Patrimonio da scoprire

  • Flora

    La sassifraga dell’Argentera

    La sassifraga dell'Argentera (Saxifraga florulenta) è una specie erbacea presente sulle montagne del gruppo Argentera-Mercantour già prima delle ere glaciali. Vive nelle spaccature delle rocce silicee al di sopra dei 1600 metri di quota. Una delle sue caratteristiche più interessanti è lo sviluppo lentissimo: ogni anno produce pochissime foglie, fiorisce dopo un’interminabile fase vegetativa producendo una pannocchia ricca di un centinaio di fiori bianco rosati e poi muore, non prima di aver disperso migliaia di piccolissimi semi.

Descrizione

Alle spalle del Rifugio Remondino (2464 m) si seguono le tacche bianco-rosse che puntano a est. Ci si innalza subito in notevole pendenza, risalendo canali e macereti. Piegando a sud-est, si lascia a sinistra (palina) la traccia per il Lago di Nasta, poi si attraversano grosse placconate quasi pianeggianti e si raggiunge una seconda biforcazione: si trascura innanzi la traccia per il Colle est del Mercantour e si svolta a sinistra.
Pietraie non eccessivamente ripide e piuttosto stabili precedono la ripida breve rampa che adduce al Colle di Brocan (2892 m, 1:40 ore dal Rifugio Remondino).
La discesa nel Vallone della Rovina è subito ripida: si supera la sottostante conca detritica, quasi sempre innevata, tenendosi sulla sinistra (quando non conviene passare direttamente il nevaio), poi si traversa ai piedi di pareti rocciose e si scende al sottostante avvallamento, anch'esso sovente ingombro di neve. Anche in questo caso ci si tiene a sinistra, andando a ritrovare una discreta traccia di sentiero. La traccia (bolli gialli e rade tacche bianco-rosse) scende lungo una pietraia malagevole, ripida, che perdura fino a circa quota 2700.
Si continua verso est, lungo la linea di massima pendenza: intorno a quota 2400 i segnavia conducono prima a sinistra (nord), poi di nuovo a est per calarsi in un ripido canale. Un tratto su ampio crinale scende infine sull'agevole sentiero per il Colle della Rovina.
Lo si segue verso sinistra, si discende a tornanti una balza rocciosa e si arriva al Lago Brocan (2004 m).
Se ne costeggia per intero la sponda nord-ovest e si giunge al Rifugio Genova Figari (2009 m, 1:55 ore dal Colle di Brocan).

  • Partenza : Rifugio Remondino (2464 m)
  • Arrivo : Rifugio Genova Figari (2009 m)
  • Comune attraversato : Valdieri e Entracque

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Al Passo del Brocan è possibile trovare neve tutto l'anno per cui potrebbe essere indispensabile avere picozza e ramponi per un attraversamento in sicurezza
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