Lo Viol di Tàit
La casa a Tetti Bartola con tetto in paglia di segale
La casa a Tetti Bartola con tetto in paglia di segale - Roberto Pockaj
Valdieri

Lo Viol di Tàit

Archeologia e storia
Archittetura
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Un breve anello per entrare nella storia delle popolazioni che hanno vissuto in montagna. Si toccano due borgate di Sant'Anna, abitate fino alla metà del secolo scorso, dove il Parco ha ristrutturato due edifici.

Vecchi terrazzamenti ricolonizzati dal bosco, un notevole punto panoramico a picco su Sant'Anna e l'architettura tipica delle borgate di Tetti Bartola e Tetti Bariau, con i tetti in paglia di segale, sono i temi di interesse per questo itinerario.


4 I patrimoni da scoprire

  • L'abitazione ristrutturata con tetto in paglia a Tetti Bariau
    L'abitazione ristrutturata con tetto in paglia a Tetti Bariau - Roberto Pockaj
    Patrimonio locale

    Tetti Bariau e Tetti Bartola

    Tetti Bariau, abbandonati definitivamente alla fine degli anni '70, accoglievano una trentina di persone ai primi del '900. Ben più affollata era la borgata di Tetti Bartola, che all'inizio del secolo scorso contava circa sessanta persone; l'ultima se ne è andata nel 1960.

  • La casa a Tetti Bartola con tetto in paglia di segale
    La casa a Tetti Bartola con tetto in paglia di segale - Roberto Pockaj
    Abilità

    La costruzione di un tetto in paglia

    La copertura del tetto in paglia di segale avveniva sovrapponendo mazzi successivi di paglia, in genere ricoprendo il tetto procedendo parallelamente alla linea di gronda. La prima operazione consisteva nell'orlare i bordi delle falde con mazzi fissati alla struttura portante del tetto. Quindi si posavano mazzi di paglia a file orizzontali, con le spighe rivolte verso l'alto, procedendo da sinistra verso destra. Per fissare la paglia alla sottostante orditura si usavano verghe di nocciolo o preferibilmente di castagno, fissate all'orditura sottostante.

  • La partenza de Lo Viol di Tàit
    La partenza de Lo Viol di Tàit - Archivio EAM
    Abilità

    Lo Viol di Tàit

    Lo Viol di Tàit (La via delle borgate) è intitolato a Mauro Rabbia, guardaparco originario di Sant'Anna di Valdieri, travolto da una valanga nel 2010. A Mauro, profondo conoscitore e valorizzatore della cultura e delle tradizioni locali, si deve anche l'ideazione della Festa della Segale.

  • Sosta a "lo Gorgàs" durante l'escursione sul Viol di Tàit in occasione della Festa della Segale
    Sosta a "lo Gorgàs" durante l'escursione sul Viol di Tàit in occasione della Festa della Segale - Laura Martinelli
    Patrimonio locale

    I toponimi "Gorgas" e "Bariau"

    Il curioso toponimo del posto, "lo Gorgàs", deriva dalla presenza di un ristagno d'acqua in una piccola concavità della roccia. Tetti Bariau, invece, deve quasi certamente il suo nome alla sua posizione a ridosso di un ripido pendio roccioso: "bariao" è un termine occitano utilizzato per indicare una strettoia o un passaggio obbligato.


Descrizione

Dalla sede del Museo della Segale a Sant'Anna di Valdieri (969 m), si scende verso valle lungo la strada centrale fino ad imboccare, a sinistra, la salita che porta al cimitero (indicazione per Lo Viol visibile solo per chi arriva da valle).
Presso il cimitero, sulla sinistra, ha inizio il percorso (palina). Al bivio dopo pochi metri si prende a destra. Si sale lungo una mulattiera in un fitto bosco misto di latifoglie. Si passa un ruscello su passerella in legno e si prosegue a salire nel Vallone della Sauma, tra i resti di antichi terrazzamenti.
Un tratto a mezzacosta e una breve ripida salita portano a Tetti Bartòla (Tàit Bartòla, 1103 m, 0:25 ore da Sant'Anna), dove si incontra una abitazione ristrutturata con il caratteristico tetto in paglia di segale.
Si sale a monte della borgata fino al forno comune dove si svolta a sinistra. Si supera una abitazione e, in lieve discesa, si attraversa su passerella in legno il rio del Vallone della Sauma.
Dopo un mezzacosta e parecchi stretti e ripidi tornanti si giunge ad una sporgenza rocciosa detta "lo Gorgàs" (ottimo panorama su Sant'Anna).
Ancora una breve salita, poi si scende con alcuni ripidi tornanti a Tetti Bariau (Tàit Bariau, 1160 m, 0:35 ore da Tetti Bartòla), sede di una seconda abitazione ristrutturata dal Parco.
Si continua la discesa oltre le case fino a incontrare la mulattiera che rimonta il Vallone della Meris. La si segue verso sinistra, scendendo con un tratto piuttosto ripido su fondo selciato fino a ritornare a Sant'Anna. Tra le case, quando la stradina asfaltata si biforca, ci si tiene a sinistra, sbucando presso il vecchio ufficio postale, a monte della sede museale (969 m, 0:25 ore da Tetti Bariau).

  • Partenza : Sant'Anna di Valdieri (969 m)
  • Arrivo : Sant'Anna di Valdieri (969 m)
  • Comune attraversato : Valdieri

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Nel cuore del parco
Il Parco Nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma soggetto ad un regolamento che è utile conoscere per preparare il vostro soggiorno.

Trasporto

Società di servizi Nuova Benese
Linea regolare Cuneo, Valdieri, Entracque
Telefono: 00 39 (0) 171 69 29 29
www.benese.it

Linea SNCF TER Provenza Alpi-Costa Azzurra
Per i tuoi viaggi nella regione PACA ea Cuneo
www.ter-sncf.com/pac

Trenitalia per viaggiare in Piemonte
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Accesso stradale e parcheggi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso. Superato Valdieri si continua in direzione di Terme fino a Sant'Anna.


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