Il Colle dell'Arpione
La valletta pascoliva che precede il Colle dell'Arpione, seminascosto dalla vegetazione al centro della foto
La valletta pascoliva che precede il Colle dell'Arpione, seminascosto dalla vegetazione al centro della foto - Roberto Pockaj
Valdieri

Il Colle dell'Arpione

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Passeggiata di media durata che si svolge per buona parte una strada sterrata, poi prosegue su comodo sentiero. Il rientro consente di compiere un anello nella parte in quota del percorso.

Dai vecchi terrazzamenti, in parte invasi dal bosco, del tratto iniziale, si passa a ampie distese pascolive su terreno carsico, nel quale si aprono numerose doline. Nel rientro viene percorso un piacevole tratto in faggeta.


3 I patrimoni da scoprire

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    Flora

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    I frassineti d'invasione sono dei boschi composti per la maggior parte da frassino maggiore e acero di monte, che in tempi recenti si sono insediati su appezzamenti un tempo coltivati e poi abbandonati e per questa ragione vengono chiamati boschi di neoformazione. Si tratta in genere di popolamenti rigogliosi perché si sono affermati su terreni freschi e profondi; sono inoltre instabili perché destinati a lasciare il posto al querceto, alla faggeta o all’abetina.

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    Foto d'archivio alla cava di marmo di Desertetto - Archivio EAM
    Geologia

    La cava di marmo

    Sul versante sinistro orografico del vallone sono ancora evidenti le colate di materiale detritico di scarto della cava. Lungo il sentiero, con un pizzico di attenzione, è facile riconoscere alcuni blocchi di marmo sempre provenienti dalla cava soprastante, nonostante il tempo e gli agenti atmosferici li abbiano ricoperti di una patina grigiastra che nasconde alla vista il candido bianco della roccia presente al loro interno.

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    Geologia

    Le doline

    La conca, situata su terreno di natura calcarea, per effetto di fenomeni erosivi dell'acqua, presenta alcuni caratteristici sprofondamenti del terreno, alcuni abbastanza ampi. Queste tipiche emergenze carsiche, originatesi per dissoluzione o crollo, convogliano acqua nel sottosuolo e prendono il nome di doline o inghiottitoi.


Descrizione

Dalla borgata San Bernardo di Desertetto (1085 m) si segue la strada asfaltata che attraversa il paese e si trasforma in sterrata. Si trascurano varie diramazioni laterali finché, in località Borghignon, la strada si biforca: a destra la carrareccia (chiusa da una sbarra) conduce alla vecchia cava di marmo, mentre a sinistra ci si dirige verso il Colle dell'Arpione.
La sterrata s'impenna decisa e termina e dopo un tratto sassoso incontra sulla sinistra una pista di nuova costruzione, che si tralascia, proseguendo dritto, all'ombra degli alberi, fino ai margini della faggeta, presso una piccola radura prativa. Qui si ignora di fronte nel prato la pista sterrata per il Gias del Colle dell'Arpione e si imbocca a destra il sentiero per il Colle dell'Arpione (segnaltetica).
Puntando a nord, con un ripido traverso a tratti nel bosco, il sentiero raggiunge un'ampia valletta pascoliva nella quale si aprono alcune evidenti doline.
Piegando a sinistra, una traccia ben battuta tra i prati segue il fondo della valletta fino alla base dell'erto pendio che adduce al colle. Si risale il pendio fino ad un bivio: ci si dirige a destra poi, giunti sul crinale, si ignora a sinistra la nuova pista per il Gias del Colle dell'Arpione e, oltre un piccolo boschetto di abeti, si sbuca sul Colle dell'Arpione (2:10 ore da Desertetto).
Per il rientro, dal valico si ritorna fino al penultimo bivio incontrato, quindi si prende la traccia che, tra i rododendri, punta verso il bosco di faggi poco distante.
Appena entrati nel bosco compare un ottimo sentiero, che più avanti diventa comoda mulattiera e poi tratturo, incontra poi la pista forestale che, scendendo dapprima con pendenze moderate, quindi più accentuate, si torna alla strada sterrata percorsa all'andata proprio nel punto in cui essa termina, e da qui a Desertetto (1:30 ore dal Colle dell'Arpione).

  • Partenza : Desertetto (1085 m)
  • Arrivo : Colle dell'Arpione (1721 m)
  • Comune attraversato : Valdieri e Demonte

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Volendo compiere l'itinerario in piena estate conviene percorrerlo in senso inverso, onde sfruttare il fresco dell'esposizione a nord e la presenza della faggeta durante l'ascesa.

Nel cuore del parco
Il Parco Nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma soggetto ad un regolamento che è utile conoscere per preparare il vostro soggiorno.

Trasporto

Società di servizi Nuova Benese - Linea regolare Cuneo, Valdieri, Entracque - Telefono : 00 39 (0) 171 69 29 29 - www.benese.it
NB fino a Desertetto, pio occorre proseguire a piedi



Linea SNCF TER Provence Alpes-Côte d'Azur Per gli spostamenti nella regione PACA e verso Cuneo www.ter-sncf.com/pac




Trenitalia per gli sposatmenti in regione Piemonte https://www.trenitalia.com/it.html

Accesso stradale e parcheggi

Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Gesso. Superato Valdieri si continua in direzione di Terme svoltando a destra per Desertetto. Si sale fino alla borgata San Bernardo.

Parcheggio :

Piazza San Bernardo a Desertetto

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