Il trekking del Lupo - Argentera & Mercantour - Tappa 2

10 I patrimoni da scoprire

  • Storia e percorso storico

    La Casermetta difensiva Colle delle Finestre e le altre opere del Vallo Alpino

    La casermetta è un grosso edificio in pietra e cemento, ancora discretamente conservato, costruita per ospitare il contingente a difesa del valico; disponeva di 16 vani ed era in grado di ospitare 50 uomini.
    Oltre alla casermetta, durante la seconda guerra mondiale il valico era difeso da altre opere fortificate. Sull'attuale versante francese sono ben evidenti i resti di un ricovero ottocentesco, intitolato al Tenente Mario Amedeo, e due bunker appartenenti al Vallo Alpino, l'Opera 126 a sinistra del colle, la 127 a destra.

  • Storia e percorso storico

    I Sentieri della Libertà

    Tra l'8 e il 13 settembre 1943, all'indomani dell'armistizio, circa milleduecento ebrei civili e di ogni età e ceto sociale, provenienti da Saint-Martin Vésubie, varcarono le Alpi al seguito delle truppe italiane della IV armata. A piedi, attraverso due differenti vie, il Colle di Finestra e il Colle di Ciriegia, i profughi arrivarono rispettivamente a Entracque e Valdieri, dove vennero alloggiati in caserme e con mezzi di fortuna. Una targa commemorativa posta sul muro della casermetta al Colle di Ciriegia ricorda questi eventi.

  • Fauna

    Lo stambecco delle Alpi

    Il Colle di Fenestrelle, così come la zona circostante, è assai frequentato dallo stambecco.
    Lo Stambecco delle Alpi (Capra ibex), frequenta praterie alpine e pareti rocciose anche oltre i 3000 m, spingendosi nei fondovalle (purché non boscati) solo ad inizio primavera, per potersi rifocillare dopo il lungo inverno. Entrambi i sessi sono dotati di corna ad accrescimento annuale, ma di dimensione decisamente maggiore nei maschi. Il mantello, beige chiaro in estate, scurisce in inverno fino a bruno scuro.
    Stanziale, pascolatore, si nutre essenzialmente di erba, integrata da muschi, licheni e foglie di arbusti montani in particolare nel periodo invernale.

  • Transfrontaliero

    Il Colle di Finestra

    Il valico costituisce una diretta via di comunicazione tra la Valle Gesso e la Vésubie,  frequentato fin dall'antichità e attraversato - tra storia e leggenda - da santi, imperatori ed eserciti. Prima che i Savoia disponessero di uno sbocco diretto al mare, il Colle di Finestra è stato anche una importante via di commercio del sale.
    Il toponimo, già menzionato nel 1041, è rimasto quasi immutato fino ai giorni nostri: Colle di Finestra o, come riportano le carte militari di inizi '900, Colle delle Finestre. E' però da ritenersi corretta la dizione al singolare, poiché fa riferimento ad un foro naturale ("Finestra") che si apre lungo la cresta nord-ovest del Cayre de la Madone.

  • Cima

    Il Colle di Finestra

    Via di comunicazione di Casa Savoia, il colle divenne territorio italiano nel 1860 e colle frontaliero nel 1947, data nella quale la frontiera fu spostata sulla linea di separazione delle acque. Nelle giornate limpide, la vista si estende aldilà della piana del Po fino a 200 km lontano verso nord: si intravedono allora il Cervino (4478 m) e il Monte Rosa (4634 m).

  • Storia e percorso storico

    Terre de cour

    La roccia nera segna uno dei confini della Terre de Cour, un tempo proprietà del Conte di Provenza, prima di tornare alla Casa di Savoia nel XIV secolo. Quasi invisibili, due iscrizioni sulla roccia nera rimandano a tale passato: “B” per Belvédère, “SM” per Saint-Martin-Vésubie. Terre de Cour si trova esclusivamente su questi due comuni, ma deve condividere dei diritti antichi, di pascolo e legname, con Lantosque e Roquebillière.

  • Geologia

    Le tracce dell'erosione

    Convergendo, le acque piovane mettono il suolo a nudo, rompono un equilibrio fragile. Inoltre, il calpestamento dovuto alla frequentazione turistica danneggia il terreno e pone il problema della conservazione degli ambienti naturali. La vegetazione al suolo deve essere preservata, poiché essa protegge il suolo dall’erosione e assicura la sua stabilità. Sono stati intrapresi dei lavori di restaurazione per guidare e canalizzare le centinaia di escursionisti innamorati di questi luoghi selvaggi.

     

  • Storia e percorso storico

    Il percorso della mulattiera del valico di fenestre

    Utilizzato per più di mille anni, è stato regolarmente conservato per facilitare il passaggio delle carovane di muli che trasportavano il sale. La tecnica messa in opera per la realizzazione e la preservazione di tale sentiero è stata quella delle pietre autobloccanti. I ciottoli di misura identica erano disposti verticalmente, in file ben strette. Dei materiali fini assemblavano il tutto. Dei canaletti di scolo canalizzavano l’acqua piovana. 

  • Storia e percorso storico

    Il Santuario della "Madone de Fenestre"

    Circondato da montagne, il santuario della Madonna di Fenestre si trova a 1904 m di altitudine. Deve il suo nome ad una buca in una roccia dietro, il Cayre de la Madone dove un giorno sarebbe apparsa la Vergine. Nel VIII secolo esisteva già un rifugio modesto per ospitare i viaggiatori. Questo santuario dalle forme imponenti fu costruito dai benedettini del Borgo San Dalmasso e distrutto dai saraceni nel X secolo. I templari lo restaurarono nel XIII secolo, poco dopo un’apparizione della Vergine alla finestra del Gran Caire. In seguito, il santuario fu distrutto a più riprese da alcuni incendi e nuovamente ricostruito. Appartiene oggi alla Diocesi di Nizza. 

  • Rifugio

    Rifugio della Madonna di Finestra

    Club Alpino Francese

    Posti disponibili: 62 posti – Possibilità di mangiare e farsi la doccia
    Custodia: da metà giugno a fine settembre + vacanze scolastiche e fine settimana in inverno
    Tel: +33 (0)4 93 02 83 19
    Fuori stagione su prenotazione: Patrick Miraillet: +33 (0)4 93 03 91 02

    Prenotazione online: http://chaletmadonedefenestre.ffcam.fr/

    Numeri utili:
    OT di St-Martin-Vésubie: +33 (0)4 93 03 21 28
    Maison du Parc: +33 (0)4 93 03 23 15


Descrizione

Dal Rifugio Soria-Elena raggiungere il fondo della valle, poi prendere il sentiero che è un’antica via di pellegrinaggio e via del sale che sale in direzione sud verso il Col de Fenestre. Prima di raggiungere il colle si passa al lato di un antico baraccamento militare che risale agli avvenimenti del settembre 1943. Itinerario e luogo ideale per l’osservazione degli stambecchi. 

Dal Col de Fenestre (2474m), scendere sull’altro versante per un sentiero. Si passa al lato di diversi bunker prima di raggiungere il Lac de Fenestre (2250m) che sarà percorso sulla riva destra. In seguito, sempre seguendo il sentiero ben attrezzato, scendere senza difficoltà verso il fondo della valle per raggiungere il rifugio della Madone de Fenestre, 1905m. 

  • Partenza : Rifugio Soria
  • Arrivo : Rifugio Madone de Fenestre
  • Comune attraversato : Entracque e Saint-Martin-Vésubie

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Nel cuore del parco
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