L'anello del Rifugio Garelli
Il Rifugio Garelli con il Marguareis sullo sfondo
Il Rifugio Garelli con il Marguareis sullo sfondo - R
Chiusa di Pesio

L'anello del Rifugio Garelli

Fauna
Flora
Geologia
Lago
Rifugio
Incorpora questo articolo per accedervi offline

Un percorso abbastanza lungo, sempre ben segnalato e su buoni sentieir. In senso inverso, questo itinerario costituisce la via di accesso più breve al Rifugio Garelli.

Sicuramente uno dei più interessanti itinerari all'interno del Parco, in ambienti estremamente vari: dalle abetine di inizio percorso, alle impressionanti pareti calcaree del Massiccio del Marguareis, per finire con gli arrotondati declivi pascolivi del Gias soprano di Sestrera.


2 I patrimoni da scoprire

  • La stazione botanica Burnat Bicknell
    La stazione botanica Burnat Bicknell - Roberto Pockaj
    Flora

    La stazione botanica Burnat Bicknell

    La stazione, che si estende su oltre 10.000mq, è intitolata a Emile Burnat e Clarence Bicknell. Burnat, botanico svizzero, è autore dell'importante opera 'Flores des Alpes Maritimes'; Bicknell, botanico inglese attivo in Valle Pesio per circa trent'anni, è conosciuto anche come primo catalogatore delle incisioni rupestri del Monte Bego.
    Nelle due stazioni botaniche sono riunite circa 500 specie di piante tipiche delle Alpi Liguri, offrendo un'opportunità unica sia agli appassionati che ai semplici curiosi. Pannelli illustrativi descrivono i vari ambienti e le specie botaniche sono facilmente riconoscibili grazie alla denominazione scientifica riportata sulle targhette.

  • Rana temporaria
    Rana temporaria - Graziano Pala
    Fauna

    Gli anfibi

    Piccoli, inermi e sovente discreti, gli anfibi conoscono la nostra terra da centinaia di milioni di anni, ancor prima che i più famosi dinosauri popolassero i continenti e gli oceani. Ancora oggi la loro biologia ha qualcosa di sorprendente, a metà fra un pesce e un rettile, abitano zone molto umide ma sanno adattarsi ad ambienti molto secchi. Nel Parco sono poche le specie, alcune diffuse su ampi territori, altre molto localizzate: la salamandra, la rana temporaria, il rospo, il raro geotritone.


Descrizione

Da Pian delle Gorre si prende la sterrata chiusa al traffico che si inoltra nel Vallone del Saut in direzione sud-est, in un bosco misto di latifoglie ed abeti bianchi.
Trascurando varie diramazioni e sentieri, si sale sulla strada sterrata in modesta pendenza fino al suo termine, presso un piccolo slargo. Qui si imbocca sulla sinistra la mulattiera per il Rifugio Garelli.
La mulattiera sale subito ripida e a lungo con numerosi tornanti; quando spiana, si lascia a sinistra il bivio per il Pian del Creus e, oltre un ponticello in legno si arriva al Rifugio Sestrera sottano (1341 m, 1:00 ore da Pian delle Gorre, fontana).
Si lascia a sinistra il sentiero che sale al Rifugio Garelli per il Vallone di Sestrera (via più breve) e si prosegue diritti verso il Vallone del Marguareis. Si entra in un bel bosco di faggio, costeggiando un ruscello fino ad attraversarlo su ponte in legno. Il sentiero si tiene ora sul versante sinistro orografico del vallone ed esce definitivamente dal bosco.
Si prosegue con un lungo traverso tra pascoli e grossi massi, salendo fino al bivio sulla destra per il Colle del Prel, che si ignora.
Il sentiero alterna quindi ripide salite a tratti in falsopiano, che portano dapprima a superare il Gias soprano del Marguareis, poi a raggiungere il piccolo Laghetto del Marguareis (1924 m, 1:50 ore dal Rifugio Sestrera sottano).
Poche decine di metri ad ovest del laghetto si trova la stazione botanica dedicata a Danilo Re.
Trascurando la traccia che dal laghetto prosegue a destra in salita verso Porta Marguareis, si attraversa il piccolo emissario del lago e ci si porta sul versante destro orografico del vallone. Con vari saliscendi a mezzacosta il sentiero compie un percorso quasi a ritroso. Valicato agevolmente un costone si entra nel Vallone di Sestrera proprio all'altezza del Pian del Lupo, dove appare subito il Rifugio Garelli (1966 m, 0:20 ore dal Laghetto del Marguareis).
Poco oltre il rifugio (a nord nord-est) si trova una seconda, più grossa, stazione botanica, intitolata ai botanici Burnat e Bicknell.
A est del rifugio si trascura la traccia che si dirige verso Porta Sestrera e si imbocca il sentiero che scende verso ovest nord-ovest tra pascoli e bassa vegetazione arbustiva. Giunti al sottostante Gias soprano di Sestrera, si lascia a destra il sentiero per il Gias Madonna e si prosegue invece in discesa, inizialmente con stretti tornati dal fondo acciottolato.
Quando si entra nell'abetina, i tornanti si allungano leggermente ma restano piuttosto ripidi. La discesa prosegue a lungo, sempre nel bosco, fino a sbucare nella radura del Rifugio Sestrera sottano (1341 m, 1:05 ore dal Gias soprano di Sestrera), già toccata durante la salita. Da qui si rientra al Pian delle Gorre (1032 m, 0:45 ore dal Rifugio Sestrera sottano) seguendo a ritroso il percorso dell'andata.

  • Partenza : Pian delle Gorre (1032 m)
  • Arrivo : Rifugio Garelli (1966 m)
  • Comune attraversato : Chiusa di Pesio

Profilo altimetro


Accesso stradale e parcheggi

Da Chiusa Pesio si risale la Valle Pesio fino alla Certosa, da dove si prosegue sulla stretta strada asfaltata che raggiunge Pian delle Gorre.


Segnala un problema o un errore

If you have found an error on this page or if you have noticed any problems during your hike, please report them to us here: